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31/03/2023
di Alessandra La Rosa

Adasta archivia il 2022 con oltre 2 milioni di ricavi, in crescita del 21%

Le attività della concessionaria digitale si consolidano. Ora si guarda a un rafforzamento dell’offerta e all’ampliamento del team

Simone Chizzali, CEO & Founder di Adasta

Simone Chizzali, CEO & Founder di Adasta

Il 2022 si è chiuso col segno “più” per Adasta. In un anno in cui il mercato pubblicitario è stato dominato da un forte senso di incertezza, malgrado un primo semestre piuttosto titubante sul fronte degli investimenti, la seconda parte del 2022 ha visto una decisa ripresa che ha fatto da traino anche alle attività della concessionaria indipendente, portando le sue differenti business unit attive a raggiungere una crescita del 21,4% rispetto al 2021 e consentendo alla società di puntare al 2023 con fiducia e ottimismo.

Adasta ha archiviato il 2022 con oltre 2 milioni di ricavi, un risultato soddisfacente a cui hanno partecipato più fattori, come ci spiega Simone Chizzali, CEO & Founder della concessionaria.

Secondo il manager, nel mercato la spinta è “sempre più trainata dalle diverse applicazioni del Programmatic Advertising sia in termini di Private Deals che dal crescente ricorso al Guaranteed da parte dei brand – dichiara il manager –. In questo senso, Adasta si è dimostrata rispondente nel raggiungere i differenti KPI delle campagne attraverso un’erogazione quantitativa ma soprattutto qualitativa associata ai diversi verticali del segmento Premium del network in concessione esclusiva.”


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“Inoltre – prosegue Chizzali –, la Business Unit che lavora direttamente con i brand ha contribuito in modo importante a soddisfare le esigenze di posizionamento e notorietà grazie a target specifici ad altissima verticalità offerti da editori di profilo elevato”.

A tutto questo si aggiunge infine il continuo sviluppo ed applicazione da parte della società di tecnologie innovative soprattutto all’interno dell’ecosistema del Programmatic. “In questa direzione – spiega Chizzali –, la soluzione Bidder basata su protocollo Prebid è stata l’innesco di ulteriori partnership sul mercato italiano ed internazionale grazie ad un modello di business complementare ed integrativo a quello della concessionaria. Questa modalità ha visto una rapida espansione e l’apertura a nuove inventory di assoluta qualità, consentendo ad editori che integrano Prebid nella loro advertising stack di poter contare su una fonte di domanda ulteriore e in diretta competizione con gli altri attori dell’ecosistema del Programmatic.”

E proprio su queste tematiche, in primis l’automazione ma non solo, Adasta si ripromette di insistere anche nel 2023, non solo con un rafforzamento dell’offerta ma anche con un ampliamento del team.

“Sempre più attivi nei processi ad elevata automazione nella compravendita di inventory pubblicitarie, al quinto anno di attività Adasta inizia ad avere un posizionamento sempre più vicino al mondo ad tech in senso stretto – dichiara il CEO & Founder –. L’anno si chiude con un margine utile che contribuirà al potenziamento delle infrastrutture alla base del prodotto Bidder ma anche ad un allargamento del team di risorse che contribuiscono alla reddittività delle diverse BU aziendali. In particolare, la necessità di risorse attive nella gestione delle crescenti relazioni con il mercato sarà fattore chiave per allargare le opportunità in cui i diversi prodotti della concessionaria trovano applicazione a livello strategico per vecchi e nuovi clienti. Un modello tradizionale che verrà sicuramente integrato secondo una nostra visione prospettica dalla capacità di scalare, soprattutto in ambito Programmatic, gli ambienti e i mercati in cui il nostro prodotto è stato reso fin qui esecutivo.”

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