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27/02/2025
di Lorenzo Mosciatti

MFE (Mediaset): l’utile sale a 251 milioni di euro nel 2024. A gennaio pubblicità a +1%

"I dati preliminari parlano chiaro: i risultati del 2024 sono ottimi, in controtendenza rispetto a tutti gli altri broadcaster”, ha commentato il Ceo Pier Silvio Berlusconi

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MFE (Mediaset) chiude il 2024 in crescita, "in controtendenza rispetto agli altri broadcaster europei, in un contesto generale ancora estremamente instabile" e senza aver potuto contare sulla spinta dei grandi eventi sportivi internazionali, ovvero gli Europei di Calcio e le Olimpiadi di Parigi, di cui non deteneva i diritti né in Italia né in Spagna. I risultati consolidati preliminari mostrano ricavi in crescita del 5% a 2,949 miliardi di euro, un risultato operativo "adjusted", escludendo le poste non ricorrenti, pari a 370 milioni (reported a +18%) e un utile netto consolidato (escludendo nei due periodi il contributo economico generato dalla partecipazione detenuta in ProsiebenSat), pari a 251 milioni, in aumento del 15%.

"I dati preliminari parlano chiaro: i risultati del 2024 sono ottimi, in controtendenza rispetto a tutti gli altri broadcaster. Mfe cresce, investe e rafforza la sua leadership in Europa, nonostante una concorrenza che opera senza gli obblighi degli editori tradizionali. L’utile netto sale a 251 milioni di euro, oltre il 60% in più rispetto alle stime di inizio 2024. Il risultato operativo adjusted raggiunge i 370 milioni e la generazione di cassa si rafforza con un free cash flow in aumento del 23%. Il nostro indebitamento è ai minimi da dieci anni, un segnale chiaro della solidità del gruppo. In Italia abbiamo battuto il mercato. La nostra quota raggiunge per la prima volta il 40,9% in un settore iperconcorrenziale, superando i propri obiettivi con slancio. Un dato che conferma ancora di più l’evoluzione e la crescita del gruppo”, ha commentato Pier Silvio Berlusconi, Ceo di MFE

“Siamo pronti alla sfida europea, ma è arrivato il momento di regole più giuste per tutti”, ha continuato Berlusconi. “Le big tech e i colossi dello streaming godono di vantaggi che, alla lunga, penalizzeranno non solo il settore dei media, ma tutte le aziende nazionali ed europee. Potere finanziario e poche regole, peraltro non rispettate, nel medio e lungo termine rischiano di indebolire l’intera economia, colpendo i livelli occupazionali e i salari dei lavoratori italiani ed europei. L’Europa deve agire per difendere il proprio mercato e garantire una concorrenza equa. Noi andiamo avanti con determinazione e una visione strategica chiara, continuando a innovare responsabilmente. Il nostro sistema crossmediale - con al centro una televisione calda e nazionale che connette radio, web e digital out of home - è unico, tra i più avanzati per gli inserzionisti pubblicitari". 


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Intanto, il gruppo ha iniziato il nuovo anno ancora con risultati con il segno più. “Anche il 2025 è iniziato in crescita, con la raccolta pubblicitaria di gennaio in aumento dell’1% rispetto allo scorso anno”, ha detto Berlusconi. “Il mercato rimane complicato, ma noi continuiamo ad assumere giovani. La nostra strategia punta a rafforzare ulteriormente il nostro essere editori in Italia e Spagna, investendo ancora di più in prodotti locali. E in futuro anche in altri paesi europei. Ben sapendo che il domani dei broadcaster passa da una crescita dimensionale indispensabile per poter resistere ai giganti globali”.

Tornando ai dati del 2024, la raccolta pubblicitaria è cresciuta a livello di gruppo del 4,7%, al di sopra delle aspettative. In Italia, nel 2024 Mfe ha registrato una performance complessiva migliore del mercato (+6,8%) grazie alla contribuzione positiva di tutti i mezzi nel portafoglio crossmediale: Tv, Tv connesse, digitale, radio e digital out of home. Questo risultato permette di consolidare ulteriormente la quota di mercato che raggiunge il valore record di 40,9% rispetto al 38,3% del 2019 (prima del periodo pandemico).

Il 2025 è iniziato con un andamento positivo per il gruppo, con una raccolta pubblicitaria che nel mese di gennaio ha segnato in entrambi i paesi circa un +1% rispetto al gennaio 2024. Sebbene la visibilità sull'andamento del mercato pubblicitario per il 2025 rimanga limitata, spiega MFE, ci sono buone aspettative per il 2025 grazie al contesto favorevole di un anno dispari, privo di grandi eventi sportivi. La continua solidità nella generazione di cassa operativa (Free Cash Flow), sottolinea il gruppo, ha contribuito a raggiungere un traguardo significativo: il livello di indebitamento finanziario netto consolidato più basso degli ultimi 10 anni.

Nessuno commento sulla questione ProsiebenSat. Da giorni si rincorrono voci del lancio di un’imminente Opa da parte di MFE per chiudere la partita tedesca, alla luce del dissenso manifestatosi da tempo tra il Biscione e il management del gruppo. A dicembre MFE, che controlla oggi il 29,99% dei voti del broadcaster tedesco, ha tra l'altro chiesto a un pool di banche un finanziamento da 3,9 miliardi, una mossa messa subito in relazione ad una possibile offerta su ProsiebenSat. MFE sarebbe in corsa anche per l’acquisizione dei canali free di Tvn, il principale broadcaster polacco attualmente di proprietà di Warner Bros. Discovery. 

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