Mediaset rafforza la sua partecipazione nel capitale di Prosiebensat e arriva a sfiorare il 20%.
Mediaset Espana annuncia di aver acquistato un altro 4,25% del capitale azionario di Prosiebensat, pari al 4,38% dei diritti di voto al netto delle azioni proprie, per un valore di circa 61 milioni di euro. La controllata spagnola del gruppo di Cologno Monzese, che già deteneva il 5,5%, raggiunge il 9,75% del broadcaster tedesco. La capogruppo Mediaset detiene invece il 9,6%.
Complessivamente la partecipazione in capo a Mediaset è dunque del 19,3%, mentre la società ha acquisito la disponibilità del 20,1% dei diritti di voto.
Mentre prosegue la trafila legale con Vivendi e si allungano i tempi della nascita della holding olandese MFE, il polo televisivo pan-europeo creato dalla fusione di Mediaset e Mediaset España, la società controllata dalla famiglia Berlusconi sale ancora nel broadcaster tedesco trasformando a tutti gli effetti quello che inizialmente era un investimento finanziario in una vera e propria partecipazione con la volontà di giocare un ruolo di primo piano nella governance del gruppo.
Con questa mossa, il gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi ha così risposto al finanziere ceco Daniel Kretinsky, che ha arrotondato la sua partecipazione in Prosiebensat portandola al 10%. Sia la Czech Media Invest di Kretinsky, sia Mediaset hanno approfittato delle attuali turbolenze del mercato: il valore del titolo di Prosiebensat si è infatti dimezzato arrivando nell'area dei 6 euro.
A questo punto Mediaset sembra voler rafforzare la presa sul gruppo tedesco, di cui è già primo azionista (il secondo è proprio Kretinsky) ma dove non ha oggi alcun posto nel board.
D'altronde, il chief financial officer di Mediaset, Marco Giordani, nel corso della conference call sui risultati 2019, aveva detto che, dopo la presentazione del nuovo piano strategico da parte di Prosiebensat previsto per aprile, “decideremo se rimanere, uscire o incrementare la nostra partecipazione. Siamo i principali azionisti ma non siamo presenti nel Supervisory Board. Il management sta dunque mettendo in atto la sua strategia senza chiederci nulla, come è normale e corretto. Monitoreremo la situazione”.
Ora le intenzioni del gruppo di Cologno paiono dunque più chiare.