Icon Design cambia formula in edicola, sul web e sui social
Restyling per il magazine di Mondadori diretto da Annalisa Rosso con Maria Cristina Didero in veste di editor-at-large
A pochi giorni dall'inizio del Salone del Mobile è tempo di restyling per Icon Design, il magazine del GruppoMondadori. Il progetto, già annunciato al mercato dal gruppo editoriale di Segrate, riguarda sia il magazine cartaceo sia il sito web. La nuova formula di Icon Design, diretto da Annalisa Rosso con Maria Cristina Didero in veste di editor-at-large, dedicherà maggiore attenzione alle persone che ruotano intorno al mondo design, privilegiando il racconto degli abitanti delle case ritratte dal magazine, le conversazioni e gli scambi tra le diverse personalità che danno vita a un progetto. "Sarà un magazine inclusivo, aperto, internazionale", spiega Annalisa Rosso. "L’immagine che abbiamo scelto come copertina, scattata in un appartamento della Torre Velasca, è un manifesto, una sintesi di libertà, energia e innovazione. Quella stessa vibrazione che si percepisce durante il Salone del Mobile e la Design Week di Milano, città dove abbiamo sede e radici profonde, e da dove vogliamo parlare e interagire col mondo, lasciando che a emergere siano la polifonia di voci, ispirazioni e provenienze che caratterizzano le pagine del nuovo Icon Design". Interamente bilingue, italiano e inglese, e ridisegnato da Frank Studio, il nuovo Icon Design riflette la comunità cosmopolita che ruota intorno al design e ai linguaggi contemporanei, raccontando ciò che accade nel mondo attraverso punti di vista peculiari. Nel numero in uscita il 6 aprile, intitolato "The Aesthetic of Freedom - L’Estetica della Libertà", Humberto Campana, con il fotografo Stefano Ferroni, firma la main story dedicata alla Fondazione creata insieme al fratello Fernando in Brasile, per contribuire in maniera significativa al miglioramento dei villaggi intorno a San Paolo. Alexandra Cunningham Cameron, curatrice del primo progetto di Yona Friedman da poco presentato a Miami, riporta una conversazione avuta con il grande architetto classe 1923. Mentre Beatrice Galilee intervista Shohei Shigematsu, il più giovane partner dello studio OMA nel 2008 che oggi ne dirige la sede di New York. Ogni numero avrà un focus su un argomento diverso: a maggio sarà l’America, a giugno l’arte contemporanea, e a luglio e agosto il Giappone. Tra le nuove rubriche, The Design Marathon approfondirà ogni mese una design week internazionale. Dopo l’Italia con Milano, cui sono dedicate diverse storie nel nuovo numero, sarà la volta dell’ICFF di New York. Don’t skip the adv, a cura di Simona Angioni, allarga lo sguardo sull’immagine raccontando la pubblicità attraverso il punto di vista di chi l’ha realizzata. Postcards offre una visione inedita di luoghi e città attraverso gli scatti di persone di chiara fama del palcoscenico internazionale del design.