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17/07/2025
di Cristina Oliva

Flee lancia con Hypercast il podcast “Change My Mind”

I dieci episodi nascono per mettere in discussione giudizi apparentemente solidi o convinzioni culturali radicate

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Cosa succede quando mettiamo in discussione le nostre convinzioni più radicate? È da questa domanda che nasce Change My Mind, il nuovo podcast in dieci puntate di Flee, il brand di mobilità che offre un servizio di noleggio auto a lungo termine, prodotto da Hypercast

Condotto da Alice Oliveri, il podcast prende le mosse da affermazioni spesso accettate senza esitazione, da giudizi apparentemente solidi o convinzioni culturali radicate, per metterle in discussione grazie al confronto con voci esperte e prospettive alternative. Ogni episodio è strutturato attorno a un dialogo serrato tra l’host e un ospite, chiamato a difendere o contrastare l’assunto iniziale sulla base della propria esperienza o competenza.

A dare ulteriore profondità al racconto contribuiscono anche le voci di chi vive questi temi sulla propria pelle: opinioni e riflessioni raccolte tra le persone comuni, per allargare lo sguardo e restituire un punto di vista corale.

I temi e gli ospiti sono vari, ma tutti toccano un pensiero comune, come il fatto che l’arte non sia una carriera praticabile in Italia, che l’acquisto è meglio dell’affitto, o che le differenze generazionali sono insormontabili. Gli ospiti spaziano tra diversi professionisti ed esperti, dallo youtuber milionario Mr. Rip alla psicoterapeuta Giulia Amandolesi, dal rapper Grandi Numeri a Jonathan Zenti, audio e podcast designer.

Il 14 luglio, sono uscite le prime puntate sulle principali piattaforme di streaming.

"Mettila da parte" esplora la possibilità di vivere di creatività in Italia. Ospite Grandi Numeri, uno dei membri storici del gruppo hip hop romano Cor Veleno. In "Ok, Boomer" si parla di come oggi sul posto di lavoro convivano quattro generazione e ci si chiede se sia impossibile capirsi. L'ospite è il formatore e coach aziendale Tony Tarantini, professore in scuole di business e coach esecutivo. Il terzo episodio ha come titolo "Mi manca l’audiocassetta": abbiamo smesso di possedere CD, vinili, videocassette, grazie allo streaming. Ma la smaterializzazione dell’intrattenimento è davvero un bene per l’ambiente e per le persone? Se ne parla con il musicista, dj e promoter Emiliano Tortora che, come promoter, ha portato in Italia band del calibro dei Kraftwerk.
 

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