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15/12/2015
di Teresa Nappi

Davide Mondo (Mediamond): «Occhi puntati su mobile, programmatic e branded content crossmediale»

La concessionaria si avvia a chiudere un anno in linea con le previsioni di mercato, ma ricco di importanti novità sia sul fronte organizzativo sia sul fronte dell'offerta

Il 2015 è stato letto dalla maggior parte del mercato come un anno di transizione. Cominciato ancora sotto il segno dell’incertezza, sagnali più ottimisti si sono registrati negli ultimi trimestri: «Ci avviamo a chiudere un anno complicato, che è andato migliorando nel corso dei mesi», conferma Davide Mondo, Amministratore Delegato di Mediamond, concessionaria per la vendita degli spazi pubblicitari sulle properties digitali e stampa di Mediaset e Mondadori.

«In particolare, sul mezzo digitale, dove le proiezioni di FCP restituiscono un anno in sostanziale pareggio, a crescere maggiormente è tutto il mondo social», precisa ancora Mondo. «Per quanto riguarda invece il mercato complessivo – che probabilmente chiuderà con un piccolo più –, i segnali più incoraggianti arrivano per certi versi dalla tv, che tiene, e sicuramente dalla radio, che cresce in modo sostenuto. Anche la stampa, dopo anni di segni negativi davvero sostanziali, vive un anno di assestamento. Il meno sarà molto più contenuto anche grazie all’effetto Expo, evento importante a cui editori lungimiranti hanno potuto legare iniziative per rispondere a esigenze che il mercato ha sentito forti. Anche noi – con l’editore Mondadori – abbiamo cavalcato positivamente i 6 mesi di Expo, con l’iniziativa Expo City Events, riscuotendo risultati davvero incoraggianti. Rispetto alla chiusura dell’anno, però, va sottolineata una non trascurabile incertezza sulle stime, perché i fatti di Parigi e le tensioni internazionali lasceranno il segno».

Cosa possiamo aspettarci dunque per il 2016?

Rispetto al 2016 sono più fiducioso. In fondo è un anno pari, anno di Europeri di Calcio e di Olimpiadi. Eventi che non mancheremo di coprire ampiamente, soprattutto attraverso le nostre properties digital come i siti di informazione e, in particolar modo, con SportMediaset.

Dovendo fare un bilancio interno, che anno è stato per voi il 2015, e come vi apprestate a chiuderlo in termini quantitativi e qualitativi?

E’ stato per noi un anno molto importante, soprattutto dal punto di vista organizzativo. Mediamond ha infatti avviato all’interno della propria struttura una riorganizzazione che ha fatto dei brand di stampa e digitale i propri punti di forza. Abbiamo messo quindi a fattor comune la rete commerciale, fatto che ci ha garantito dei vantaggi sia su un mezzo sia sull’altro. Siamo andati migliorando durante l’anno e chiuderemo sostanzialmente in linea con le prospettive di FCP, forse leggermente meglio per quanto riguarda la parte digitale. Abbiamo inoltre lavorato molto sull’aspetto qualitativo sul digitale, guardando con grande attenzione a tematiche che il mercato ci ha sollevato, come per esempio la qualità degli spazi pubblicitari e dei contatti raggiunti. Da qui la scelta di investire molto sulla viewability nei nostri siti, e quindi in tecnologia e in evoluzione editoriale dei prodotti per tenere conto di questa variabile.

Oltre a quanto detto, su quali novità vi state maggiormente concentrando?

Stiamo osservando con molta attenzione la continua crescita del mobile. Per la maggior parte delle nostre properties online, registriamo ormai un consumo da piattaforma mobile compreso tra il 30 e il 70%. Diventa quindi per noi un punto di grande attenzione, anche se il mercato si mostra ancora un po’ lento in termini di investimenti effettuati, ancora lontani dall’essere allineati al consumo reale che gli utenti fanno del mezzo, sia in termini di tempo speso, sia in termini di contatti assoluti. Passando poi a un altro importante trend, quello del programmatic, il 2015 ci ha visto particolarmente attivi su questo fronte. Abbiamo inaugurato, a cavallo dell’estate, una unit dedicata al programmatic e ai dati, rispetto alla quale crediamo fermamente di aver messo in piedi un’ottima squadra guidata da Paola Colombo. Traguardiamo sul 2016 un primo vero anno in cui questa voce di business inizierà ad essere per noi rilevante. Insomma siamo ben assettati per cogliere tutte le opportunità che il mercato ci sta mettendo a disposizione.

Mediamond ha come plus quello di poter avere un approccio crossmediale. Come state sfruttando questo grande vantaggio?

Nel corso di quest’anno, abbiamo iniziato a realizzate le prime reali sinergie crossmediali che hanno coinvolto anche la tv. Sono nati quindi i primi progetti di branded content televisivo a partire da brand editoriali di Mondadori. Ecco che in primavera è andato in onda su La5 il programma Donna Moderna Live, progetto che ha riscosso un grande successo sia di pubblico sia in termini di raccolta, attirando a sé quei prodotti tipicamente più in linea con Donna Moderna, quindi di Cosmesi, Largo Consumo e così via. Forte di questo successo, stiamo lavorando a un nuovo format per l’autunno, che ancora una volta nasce da una sinergia tra Mondadori e Mediaset. Il format sarà “In forma con Starbene”, programma del sabato mattina di Canale 5, condotto da Tessa Gelisio, si fregerà della partecipazione attiva degli esperti di Starbene, che dialogheranno e interagiranno con il pubblico sulla scorta di quello che abitualmente fanno su stampa e online.

Di recente avete annunciato anche una partnership con Shazam. Come va letto questo accordo?

Va esattamente in questa direzione, cioè della crosscanalità. Shazam è una piattaforma perfetta per mettere i diversi mezzi in comunicazione diretta, e lo fa attraverso il mobile, che è lo strumento di prossimità per eccellenza. Siamo certi di poter costruire proposte molto interessanti per i nostri clienti lavorando proprio su questo.

In termini di offerta, dunque, cosa caratterizza maggiormente Mediamond oggi?

Ci caratterizziamo per un’offerta particolarmente ampia e completa che copre sostanzialmente tutti i target del mercato, sia in termini di audience sia di contenuti. Tale offerta si continua oggi a concentrare su 4 macro aree che sono: il mondo femminile e delle Donne, il mondo Informazione, quello dell’Intrattenimento e quello dei Giovani. Non dimentichiamo mai di innovare e rinnovarci. Ecco perché stiamo preparando un’evoluzione di alcuni brand, per noi sempre più cross-mediali. Sul fronte Lusso, stiamo per lanciare le edizioni digitali delle testate Icon e Flair, e sicuramente nell’arco del Q1 del 2016 affronteremo il restyling di TGCOM24. Inoltre, nel 2016 partirà il progetto di streaming live dei programmi di Canale 5, Italia 1 e Rete 4. Insomma, all’offerta Mediaset On Demand, che permette di vedere i programmi free di Mediaset on demand, appunto, si affiancherà presto Mediaset Live che permetterà agli utenti di vedere in streaming il live degli show in onda su tutti i canali free di Mediaset. Il servizio sarà inserito in un nuovo portale Mediaset e vedrà nel 2016 il primo vero anno di lancio, anche presso gli spender.

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