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20/12/2022
di Cristina Oliva

Crescita della pubblicità e impegno per la brand safety: il 2022 di Spotify

In un momento di crescita per l'audio digitale, la piattaforma punta a fornire a inserzionisti ed editori strumenti efficaci e sicuri

Foto di Thibault Penin su Unsplash

Foto di Thibault Penin su Unsplash

Con l'avvicinarsi alla fine del 2022, Spotify annuncia i risultati dell'advertising per quest'anno e guarda a quello che succederà nel 2023, in cui punterà a garantire un impatto concretamente misurabile per gli inserzionisti e la crescita per i creator.

La crescita esponenziale dell'audio digitale

L'audio digitale è in crescita, con i podcast che dovrebbero diventare un business pubblicitario da 1,5 miliardi di euro in Europa entro la fine del 2023 (Fonte: IAB Europe). Nel frattempo, Spotify è diventata un business da 1 miliardo di euro nel 2021 e nel terzo trimestre del 2022 i ricavi da pubblicità sono cresciuti del 19% rispetto all'anno precedente (dati di Spotify), grazie alla crescita in tutte le regioni e in tutti i canali di vendita. Inoltre, Spotify ha superato Apple come app per podcast più ascoltata negli Stati Uniti (fonte: Techruch).

In questo ambito, Spotify ha la più grande libreria di podcast, arrivando a oltre 4.7 milioni, si legge nella nota. Una libreria che continua a crescere con l’ultimo accordo esclusivo con Emma Chamberlain e il suo podcast Anything Goes. Tra i titoli, Demoni Urbani, Mele Marce, Non Aprite Quella Podcast fino all’ultimo lavoro di Pablo Trincia, Megalopolis – Mumbai 2050.

Le aziende si stanno affacciando sempre di più sul mercato dell'audio

Spotify sta offrendo agli inserzionisti pubblicitari opportunità creative per entrare in contatto con il loro pubblico grazie all'audio. Quest'anno la piattaforma ha ottenuto la sua prima vittoria assoluta ai Cannes Lions B2B, rendendo omaggio ai marketer con la sua campagna "Song for Every CMO", vincitrice dei Cannes Lions 2022.

Alcune recenti e significative campagne sono state realizzate con EasyJet, Destination Canada e British Heart Foundation.

Inoltre, Spotify ha profonde relazioni con le migliori agenzie, tra cui Omnicom Media Group (che ha investito 20 milioni di dollari in Spotify per avere il primo accesso ai suoi podcast originali).

La pubblicità e l'impegno per la brand safety

All'inizio di quest'anno, Spotify ha lanciato le CTA card negli Stati Uniti, rendendo interattivi gli annunci nei podcast. Inoltre, Spotify sta investendo nella piattaforma di annunci nativi e negli strumenti self-service come Ad Studio, rendendo più semplice per gli inserzionisti di tutte le dimensioni e con budget diversi sfruttare questo mezzo di comunicazione.

Secondo un recente studio di Advertiser Perceptions, meno della metà degli inserzionisti statunitensi si dichiara soddisfatto della misurazione dell'audio digitale. Con l'acquisizione e la recente espansione europea di Podsights, Spotify è in grado di illustrare al meglio come gli annunci podcast promuovono operazioni importanti per gli inserzionisti.

Spotify ha continuato a impegnarsi per la brand safety attraverso nuove partnership con Integral Ad Science (IAS), per creare una soluzione di brand safety di terze parti per gli inserzionisti di podcast, e si è unita a Garm come prima piattaforma audio, lavorando per stabilire nuovi standard per l'audio e aderendo alle linee guida stabilite. Un recente studio di Kantar Media ha rivelato che Spotify è la piattaforma pubblicitaria più affidabile secondo i consumatori.

Spotify per gli editori

Spotify ha acquisito una piattaforma di analisi dei podcast che consente agli editori di conoscere e far crescere il proprio pubblico attraverso strumenti di attribuzione promozionale e di audience insight. E' stata inoltre rafforzata l'offerta di Megaphone per garantire che esso sia il posto migliore per gli editori di podcast per creare, monetizzare e misurare le loro attività.

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