01/07/2025
di Alessandra La Rosa

Auditel: i dati di misurazione degli spot da oggi visibili solo a chi aderisce al CUSV

Giunge a coronamento il percorso che ha unito UPA, UNA, FCP, Auditel e Audicom nella creazione dello strumento che consente di ricostruire e misurare la crossmedialità di una campagna

Foto di Coline Haslé su Unsplash

A partire da oggi, 1° luglio, i dati e le analisi relativi ai video e alle campagne monitorati da Auditel saranno destinati ai soli soggetti inserzionisti che hanno adottato il CUSV.

L'annuncio giunge “a coronamento del percorso implementativo virtuoso" che ha visto UPA, UNA, FCP, Auditel e Audicom "unire gli sforzi per arrivare a dotare il mercato di uno strumento funzionale e orientato alla trasparenza del mondo pubblicitario”, si legge in una nota.

Il percorso che ha portato all’annuncio di oggi è partito lo scorso anno, quando, UPA, UNA e FCP,  in accordo con i JIC di riferimento, hanno lanciato una campagna per rendere obbligatoria a partire dal 1° luglio del 2025 l’adozione del Cusv, acronimo di Codice Univoco per il tracciamento di Spot e Video. Questo codice rappresenta uno standard di identificazione creato per assegnare ad ogni singolo spot pubblicitario un codice univoco, appunto, ossia un’etichetta che lo distingua in modo inequivocabile da qualsiasi altro contenuto, indipendentemente dal canale o dalla piattaforma in cui viene diffuso. 


Leggi anche: PUBBLICITÀ: COS’È E COME FUNZIONA IL CUSV 


Il suo obiettivo è chiaro: garantire che lo stesso spot o video venga riconosciuto in modo univoco in tutti i contesti di utilizzo (tv, web, mobile, piattaforme on demand…), facendo sì che la crossmedialità di una campagna possa essere ricostruita e misurata; ovvero, per esempio, che uno spot in tv e un pre-roll su canali digitali siano riconducibili alla stessa campagna, in modo da avere un dato di “Total Campaign”.

Come spesso sottolineato dalle associazioni promotrici, uno strumento utile non solo agli inserzionisti, per poter contare su dati accurati e confrontabili sulle prestazioni di un determinato spot, ma anche alle agenzie, per tracciare correttamente la consegna dei materiali creativi ai vari mezzi e verificare che l’erogazione avvenga secondo piano, ai JIC come Auditel e Audicom, per aggregare i dati di ascolto e visualizzazione e restituire metriche il più possibile precise e coerenti, e infine anche a editori e broadcaster, per inserire facilmente gli spot nei propri sistemi editoriali e assicurarsi che la codifica e la programmazione siano corrette.

Secondo quanto risulta a Engage, attualmente adottano il CUSV più di 100 aziende, equivalenti a circa la metà del perimetro degli investimenti totali in area televisiva. E il mercato è molto interessato alla ulteriore trasparenza introdotta dallo strumento: alcune resistenze del passato sono state rimosse grazie a workshop mirati e a interventi volti a snellire il processo operativo.

scopri altri contenuti su

ARTICOLI CORRELATI