• Programmatic
  • Engage conference
  • Engage Advanced TV
  • Engage Play
06/03/2025
di Lorenzo Mosciatti

Pubblicità: cos’è e come funziona il CUSV

Obiettivi, funzionamento e vantaggi del codice univoco per il tracciamento di spot e video, che UPA, UNA e FCP vogliono rendere obbligatorio dal 1° luglio

olena-bohovyk-U4Mpfqrt-_k-unsplash.png

Lo scorso anno UPA, UNA e FCP,  in accordo con i JIC di riferimento, hanno lanciato una campagna per rendere obbligatoria a partire dal 1° luglio del 2025 l’adozione del Cusv, l'acronimo di Codice Univoco per il tracciamento di Spot e Video. Il Cusv è uno standard di identificazione creato per assegnare ad ogni singolo spot pubblicitario un codice univoco, ossia un’etichetta che lo distingua in modo inequivocabile da qualsiasi altro contenuto, indipendentemente dal canale o dalla piattaforma in cui viene diffuso. 

Giovedì 13 marzo alle 10:30, presso il CMC (Centro Culturale di Milano) in Largo Corsia dei Servi 4, un workshop cercherà di far chiarezza sul Cusv e sullo stato dell'arte sulla sua adozione. Sul Cusv sono attivi diversi tavoli di lavoro che coinvolgono direttamente anche Auditel e Audicom e interlocuzioni avanzate con Audioutdoor per il sempre più significativo apporto in termini di offerta di spazi video digitali nei diversi ambienti urbani. Il workshop sarà una prima tappa di questo lavoro comune nonché un’importante occasione di confronto verso l’adozione del nuovo standard, che genera numerosi vantaggi per il mercato pubblicitario.

Obiettivo principale del Cusv

Il Cusv serve a garantire che lo stesso spot o video venga riconosciuto in modo univoco in tutti i contesti di utilizzo (tv, web, mobile, piattaforme on demand…), le attività di rilevazione, monitoraggio e reportistica. Il Cusv, pertanto, costituisce la garanzia che una campagna crossmediale sia riconosciuta, ricostruibile e misurata; ovvero, per esempio, che uno spot in tv e un pre-roll su canali digitali siano riconducibili alla stessa campagna in modo da avere un dato di “Total Campaign”.

A chi serve il Cusv

Agli inserzionisti, per poter contare su dati accurati e confrontabili sulle prestazioni di un determinato spot (ad esempio, quante volte è stato erogato, su quali canali, in quali fasce orarie). 

Alle agenzie, per tracciare correttamente la consegna dei materiali creativi ai vari mezzi e verificare che l’erogazione avvenga secondo piano. 

Ai JIC come Auditel e Audicom, per aggregare i dati di ascolto e visualizzazione e restituire metriche il più possibile precise e coerenti.

A editori e broadcaster, per inserire facilmente gli spot nei propri sistemi editoriali e assicurarsi che la codifica e la programmazione siano corrette.

Come funziona il Cusv 

Viene generato un codice alfanumerico (spesso tramite piattaforme condivise o accordi tra associazioni di settore) che “segue” lo spot lungo tutta la catena di distribuzione. Ogni volta che lo spot o il video viene trasmesso, il sistema di rilevazione associa l’evento di trasmissione a quel preciso codice Cusv. In fase di analisi, si possono sommare (o incrociare) i dati di diverse fonti (televisione, digital…) partendo dallo stesso identificativo univoco, evitando duplicazioni o confusione di contenuti.

I vantaggi dell’adozione del Cusv

  • Tracciamento omogeneo della “Total Campaign”: dati coerenti e confrontabili anche tra piattaforme differenti.
  • Riduzione degli errori: un solo codice evita attribuzioni sbagliate o duplicazioni di spot con titoli simili. 
  • Analisi integrate: possibilità, in futuro, di unificare in un unico report la visibilità (viewability) e le performance di uno stesso spot su TV, web, social media.
  • Efficienza operativa: semplifica la gestione dei materiali creativi, dalla produzione alla messa in onda, e la verifica dell’effettiva erogazione delle campagne pubblicitarie.

 Chi gestisce il Cusv

L’adozione del Cusv è promossa e coordinata da UPA in collaborazione con gli altri JIC, gli editori, le concessionarie e i vari attori della filiera. Scopo comune è creare uno standard riconosciuto da tutti, in grado di migliorare la trasparenza e l’efficacia delle rilevazioni pubblicitarie.

In sintesi, il Cusv rappresenta un “passaporto digitale” dello spot o del video: ne assicura l’identificazione sempre identica su qualunque piattaforma, permettendo alle aziende e alle agenzie di avere un controllo centralizzato e un reporting più accurato sulle proprie campagne pubblicitarie crossmediali.


LE AUDI PER LA PRIMA VOLTA INSIEME PER LA CONVERGENZA DELLE METRICHE E IL CUSV. «L'OBIETTIVO È LA TOTAL CAMPAIGN»


MISURAZIONE DELLE AUDIENCE DIGITALI, UPA: «LAVORI IN CORSO PER L'ACCORDO CON I BIG DEL WEB»

scopri altri contenuti su

ARTICOLI CORRELATI