Amazon batte le stime su utili e ricavi nel Q2. La pubblicità in crescita del 22%

Il business pubblicitario di Amazon cresce del 22% nel secondo trimestre dell’anno e raggiunge i 10,68 miliardi di dollari, una performance molto solida che conferma la ripresa del business dell’advertising per le Big Tech. 

Dopo mesi segnati dalla frenata del mercato della pubblicità digitale a causa della recessione economica, i colossi del web, da Meta ad Aplhabet, hanno visto infatti aumentare da aprile a giugno i loro ricavi pubblicitari. Nessuno di loro, però, ha realizzato una crescita come quella annunciata dal gigante dell’ecommerce, che segue oltretutto i risultati molto positivi dei precedenti trimestri (qui i risultati del 2022 e del primo quarter del 2023). La società di Seattle continua così a guadagnare quote di mercato e ad avvicinarsi ai primi due player del mercato.

Amazon ha attribuito le sue ottime performance nell'advertising in parte all'introduzione di avanzati modelli di machine learning, soluzioni tecnologiche che hanno aiutato gli inserzionisti a raggiungere il loro pubblico di destinazione con maggiore efficienza ed una conseguente ottimizzazione dei costi.

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La pubblicità è una delle voci che ha permesso ad Amazon di chiudere un trimestre con performance superiori rispetto alle stime del mercato con il ritorno ad un passo di crescita in doppia cifra percentuale. Il gruppo ha registrato un utile netto di 6,7 miliardi di dollari, o 65 centesimi per azione, su ricavi pari a 134,4 miliardi di dollari (+11%), contro le attese degli analisti per 35 centesimi su 131,5 miliardi. Nello stesso periodo del 2022 la società aveva registrato una perdita netta di 2 miliardi, o 20 centesimi per azione. Il titolo è così salito del 9% nell’after-hours di Wall Street (da inizio 2023 Amazon ha guadagnato in Borsa oltre il 53%), anche perché, guardando al terzo trimestre, Amazon prevede un’ulteriore accelerazione della crescita dei ricavi tra 138 e 143 miliardi di dollari, meglio delle previsioni (negli Stati Uniti il Prime Day di luglio ha garantito vendite per 12,7 miliardi, nuovo record). 

A spingere i conti del colosso fondato da Jeff Bezos sono state soprattutto le attività di commercio elettronico, mentre Amazon Web Services (Aws), la divisione che fornisce servizi cloud, è sì cresciuta ma in modo meno marcato rispetto agli ultimi anni (+12% a 22,1 miliardi di dollari, l’incremento minore dal 2015), anche se ha contributo al 70% dei profitti operativi da 7,7 miliardi.