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07/07/2021
di Caterina Varpi

4w MarketPlace presenta una soluzione di contextual targeting potenziata con AI e machine learning

4wContext è la risposta della società allo scenario cookiless

Roberto Bassani e Roberto Barberis

Roberto Bassani e Roberto Barberis

4w MarketPlace ha annunciato di aver completato lo sviluppo di un classificatore di pagine web che consente di analizzare in maniera efficace anche il contenuto di siti considerati generalisti come quelli di news, andando così a raccogliere gli elementi-chiave che permettono di individuare l’interesse specifico degli utenti.

Si tratta di una soluzione evoluta per il contextual targeting, potenziata con intelligenza artificiale e machine learning, spiega la nota stampa, una risposta di 4w alla dismissione dei cookie di terza parte su Chrome che rende il contesto sempre più rilevante nell’erogazione di campagne mirate in assenza di questo tipo di tracciamento.

Insieme all’impiego della DMP, il contextual targeting è sempre stato uno strumento di grande valore per la segmentazione dell’audience del network della concessionaria.


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4wContext, questo il nome della soluzione, lavora su parametri di diverso tipo. Un motore basato sulla classificazione IPTC (International Press Telecommunications Council), standard in uso a tutte le principali agenzie di stampa, verifica e classifica la url restituendo due livelli di categorizzazione della notizia. Questa classificazione viene poi integrata attraverso l’analisi e la classificazione delle keyword rilevanti associate a quella url. È quindi possibile indirizzare l’erogazione delle campagne agendo sull’inclusione o l’esclusione di categorie e/o di keyword.

Le parole di Roberto Bassani e Roberto Barberis

“L’evoluzione delle tecnologie abilitanti permette di migliorare sensibilmente gli strumenti di contextual targeting che hanno rappresentato, già in passato, una delle leve di ottimizzazione più efficaci ma che diventeranno ancora più importanti alla luce della prossima stretta sui cookies“ dice Roberto Bassani, Chief Product & Technology Officer di 4w.

“Lo sviluppo di tecnologia dedicata al contextual advertising è un impegno che abbiamo preso comunque con gli inserzionisti, a prescindere dalle decisioni di Google in tema di cookie” afferma Roberto Barberis, CEO di 4w. “Con questa soluzione rispondiamo infatti all’esigenza dei brand di definire per le proprie campagne i contesti più adatti, evitando situazioni ritenute sgradevoli, che potrebbero maldisporre gli utenti verso il messaggio pubblicitario”.

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