05/11/2025
di Redazione Engage

Carlo Noseda (IAB Italia): «Con Intersections vogliamo crescere insieme, unendo intelligenze e competenze»

Da sinistra: Carlo Noseda e Sergio Amati a Engage HUB @ Intersections

Carlo Noseda, Presidente di IAB Italia, è intervenuto mercoledì all’Engage HUB di Intersections. La conversazione non poteva che aprirsi dall’evoluzione dell’evento e sulla visione che ne guida lo sviluppo. «IAB Forum era un evento verticale, perché il digitale anni fa lo era. Poi - ha detto Noseda - abbiamo capito che era il momento di aprirci: ognuno di noi ha fatto un piccolo passo indietro per permettere all’industry di farne uno grande in avanti».

Il presidente di IAB Italia ha sottolineato come Intersections sia nato lo scorso anno proprio dall’esigenza di condividere esperienze e prospettive diverse: «Il mondo cambia alla velocità della luce e nessuno di noi ha la sfera di cristallo. È meglio essere in tanti ad affrontare la complessità per arrivare alle risposte più giuste. Intersections è confronto: è l’incontro tra punti di vista diversi, e questa diversità è una ricchezza».

Riflettendo sul tema dell’edizione 2025, “Co-intelligenza creativa”, Noseda ha spiegato: «È un cambio di paradigma. L’intelligenza è sempre stata qualcosa che possedevamo, ma oggi dobbiamo imparare a condividerla - tra di noi e con le macchine. L’intelligenza artificiale non è un competitor, ma un enabler: uno strumento che ci aiuta a lavorare meglio, più velocemente e in modo più efficiente. Ma va capita, adottata e anche educata».

E ha aggiunto: «Siamo nel momento del now dell’intelligenza artificiale: o la comprendiamo adesso, o il treno passerà troppo in fretta. Ma, come dicono gli inglesi, trash in, trash out: se il prompt è sbagliato, anche l’output lo sarà. Dobbiamo tornare a imparare a fare le domande giuste».

A Engage Hub per IAB Italia è intervenuto anche Sergio Amati. Il general manager illustrato la visione e la direzione del progetto, sottolineando il ruolo formativo e culturale dell’iniziativa. «Il nostro team ha imparato a gestire una complessità crescente. Intersections è nata come un’idea un po’ folle ma necessaria, perché oggi tutto si interseca: media, tecnologia, intrattenimento. L’obiettivo è creare uno spazio dove queste dimensioni possano convivere e contaminarsi».

Guardando al futuro, Amati ha parlato di un’evoluzione profonda del rapporto tra le persone e l’AI: «L’intelligenza artificiale diventerà sempre più un ambiente, come il web: un contesto in cui viviamo, lavoriamo, ci relazioniamo e comunichiamo. I dispositivi potenziati dall’AI cambieranno il modo in cui ci rapportiamo con gli altri e anche con la pubblicità».

Infine, ha ribadito il valore formativo dell’evento: «Abbiamo sempre considerato Intersections una grande occasione di formazione. È un’opportunità per far crescere le competenze tecniche e la consapevolezza delle persone, per affrontare con intelligenza e curiosità la trasformazione che stiamo vivendo».

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