12/07/2022
di Lorenzo Mosciatti

Una total audience di 9,2 milioni spettatori per Radio Italia Live - Il Concerto

Performance migliori di quelle registrate nel 2019 per l’evento organizzato a Milano. L’analisi svolta da GroupM Italy

La musica, la capacità di aggregazione e l’approccio omnicanale sono state le chiavi del successo dell’edizione 2022 di Radio Italia Live - Il Concerto. A metterlo in luce è l’analisi svolta dalla unit Business Intelligence & Insight di GroupM Italy, che analizza l’evento da ormai alcuni anni. Fattori che, uniti alla forza e al dinamismo del brand Radio Italia, risultano determinanti per il successo di un’edizione speciale, quella organizzata in occasione dei 40 anni dalla fondazione della radio presieduta da Mario Volanti, che ha avuto l’onere e l’onore di essere il primo grande evento musicale live ospitato in un luogo iconico come Piazza Duomo a Milano dopo il lungo stop dovuto alla pandemia.

E se gli italiani che hanno seguito il concerto di sabato 21 maggio (in tv, in radio, online o da Piazza Duomo) sono stati 9,2 milioni, dato addirittura superiore a quello registrato nel 2019, l’analisi e la survey ad hoc realizzate contestualmente da GroupM per conto di Radio Italia raccontano di un’edizione capace di dimostrare come i live event e come Radio Italia siano usciti addirittura rafforzati dal tunnel della pandemia.


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Secondo l’analisi della total audience realizzata dalla unit Business Intelligence & Insight di GroupM, guidata da Federica Setti, le persone che durante la sola giornata del concerto milanese sono entrate in contatto con Radio Italia Live - Il Concerto sono state dunque 9,2 milioni. Se la televisione ha mantenuto ben saldo il suo ruolo di primo mezzo, con oltre 5,1 milioni di italiani esposti in diretta ad almeno uno spezzone del concerto (tra TV8, SkyUno e Radio Italia TV), ed un numero di spettatori tv sul minuto medio superiore del 29% a quanto registrato nel 2019, il secondo gradino del podio è spettato quest’anno al digital e ai social, canali di fruizione esclusiva per 2,3 milioni di italiani. Alle spalle della radio, terzo mezzo capace di coinvolgere ben 1,7 milioni di persone, da rilevare il dato di piazza: ben 50.000 gli spettatori in presenza stimati, considerando sia chi è riuscito a ottenere un posto nella piazza a capienza calmierata sia chi ha vissuto il concerto da dietro le transenne. Una total audience costituita da 9,2 milioni di individui, interessante - al di là del dato numerico – anche da un punto di vista qualitativo. Grazie alla scelta degli artisti, il concerto è stato infatti in grado di coinvolgere tanti pubblici diversi presidiando il target storico di Radio Italia ma crescendo soprattutto tra i più giovani (rispetto al 2019 l’audience tra i 15-34 è cresciuta del +51%) e tra i principali target commerciali. 

Come dimostrano anche i risultati di una ricerca ad hoc svolta in parallelo da GroupM, intervistando 500 ascoltatori di Radio Italia, la crescita dei giovani e dei target più evoluti tra spettatori e ascoltatori del concerto appare come la naturale conseguenza di un’evoluzione da tempo in corso in Radio Italia. La fotografia fornita dai dati della ricerca firmata dalla media holding racconta infatti di un brand a cui, oggi, fa riferimento una fanbase composta da consumatrici e consumatori evoluti, con responsabilità di acquisto anche in ambiti complessi (74% prodotti per la cura della persona, 73% Telco e utilities, 67% prodotti assicurativi, bancari e finanziari) e con una dotazione di prodotti tecnologici decisamente superiore alla media (il 71% possiede una smart tv).

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