Dopo i numeri non proprio positivi della pubblicità digitale a ottobre, il decimo mese dell’anno evidenzia un rallentamento della spesa pubblicitaria anche sulla radio. I numeri diffusi dall’Osservatorio Fcp-Assoradio (coordinato dalla società Reply), parlano infatti di una contrazione della raccolta da parte delle emittenti italiane del 12,3% rispetto a ottobre 2023, con il saldo da inizio anno che si mantiene comunque ampiamente positivo per i primi 10 mesi dell’anno, con il +4,8%.
“La flessione degli investimenti registrata ad ottobre non modifica la fiducia che il mercato ripone nella solidità del media radiofonico e nella sua centralità in ottica di media planning”, commenta Monica Gallerini, Presidente Fcp-Assoradio, secondo cui il dato negativo è dovuto “ad una contrazione generale degli investimenti pubblicitari, in particolar modo del settore Automotive e che ha riguardato la maggior parte dei media. Il dato progressivo positivo continua a rappresentare per noi uno stimolo per rafforzare ulteriormente le attività associative, che nel 2025 si porranno in continuità con il 2024 e prevederanno da un lato l’attivazione di nuovi progetti di ricerca, dall’altro la promozione di un costante processo comunicativo teso alla valorizzazione della nostra industry”.
Gallerini sottolinea poi come permangano in positivo i principali indicatori sullo stato di salute del mezzo tra gennaio e ottobre. “Registriamo infatti un sensibile incremento degli annunci conteggiati in secondi (+5%), e delle campagne pubblicitarie pianificate (+8%). Venendo alle considerazioni di carattere merceologico - prosegue Monica Gallerini - le nostre analisi, basate su un confronto in volumi di spazi (secondi), indicano nel progressivo gennaio-ottobre 2024 il favorevole andamento di numerosi comparti economici. Fra di essi si sono distinti in particolare Distribuzione, Finanza e Assicurazioni, Telecomunicazioni, Turismo, Alimentari, e Gestione Casa”.
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