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di Lorenzo Mosciatti

La televisione torna a crescere in Italia grazie alla pubblicità e allo streaming. Il rapporto di Mediobanca

Sky, Rai e Mediaset controllano più dell’80% del settore. Netflix, il giro d’affari sale a 450 milioni di euro

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Sky, Rai e Mediaset controllano più dell’80% del settore tv. Netflix, il giro d’affari sale a 450 milioni di euro

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Nel 2020 gli otto principali operatori Media&Entertainment italiani hanno subìto una contrazione dei ricavi dell’8,8% sul 2019, quale effetto dei minori introiti pubblicitari (-13,5%) e della distribuzione di contenuti (-10,3%). Segno negativo, ma più contenuto, anche per i ricavi della pay tv (-2%). Il mercato italiano si conferma concentrato, con i tre principali operatori televisivi (Sky, Rai e Mediaset) che detengono più dell’80% del settore televisivo nazionale. In termini di fatturato, Sky si attesta in prima posizione (2,8 miliardi), seguita da Rai (2,5 miliardi) e Mediaset (1,8 miliardi). Tutti gli operatori tradizionali sono in contrazione, più contenuta per La7 (-2,5% sul 2019) e Rai (-5,4%).


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Nel 2020 è proseguita la crescita esponenziale delle piattaforme online, grazie anche alla forte ascesa di Netflix che può già contare su oltre 4 milioni di abbonati (quasi triplicati rispetto al 2018). Questi numeri hanno consentito all’operatore Svod (Subscription video on demand) di sviluppare nel nostro Paese un giro d’affari stimato attorno ai 300 milioni di euro nel 2020 (+70% sul 2019 e +160% rispetto al 2018), con una proiezione verso i 450 milioni di euro nel 2021.

Organici in diminuzione

Nel 2020 si registra una diffusa diminuzione degli organici sia sul 2019 (-1,7%, -362 unità) sia rispetto al 2018 (-2,5%, -547 unità). Solo La7 e Sky incrementano i loro livelli occupazionali in entrambi i periodi. L’ebit margin aggregato è pari al -5,2% nel 2020, in peggioramento di 4,8 punti percentuali rispetto al 2018, ma sono in controtendenza Mediaset (+4,3 punti percentuali), Walt Disney (+3,7 punti percentuali) e Rai (+1,1punti percentuali). Continuano a brillare per redditività Discovery (12,8%) e Walt Disney (10,4%). 

Il tempo speso davanti alla tv

Nel 2020 gli spettatori hanno trascorso circa 6 ore davanti alla tv (rispetto alle 4 ore del 2019), ma i picchi d’ascolto registrati durante la pandemia sono stati in parte riassorbiti nel 2021. I principali operatori continuano a sviluppare l’87% delle quote di ascolto nel giorno medio, con le piattaforme digitali in progressiva espansione a fronte del generale ridimensionamento dei canali tematici. L’età del pubblico continua ad aumentare (dai 56 anni del 2018 ai 58 anni medi nel 2021), con le nuove logiche di fruizione dei media che trasferiscono sempre più pubblico dalla tv lineare verso quella on demand.

Rai è sempre l’emittente più seguita dagli italiani, raggiungendo il 36% delle quote di ascolto nel giorno medio nel 2021. Seguono Mediaset (31,9%), Discovery (7,4%), Sky (6,2%), La7 (3,7%) e ViacomCBS (1,9%). Nel comparto radiofonico Mediaset conferma la propria leadership con le sue cinque emittenti che sviluppano quasi un quinto del mercato (18,4% share nel quarto d’ora medio 2021). Seguono il Gruppo Gedi e Rai (entrambe all’11,3%).

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