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Un pubblico digitalmente attivo, culturalmente curioso, presente sulle piattaforme social più di quanto si immagini. Ma ancora invisibile per molti brand. È questa la fotografia dei consumatori over 55, i cosiddetti “Boomer”, che emerge da una nuova ricerca condotta dall’Osservatorio Nazionale Influencer Marketing (ONIM), in collaborazione con Edelman. Il report ha voluto indagare, con dati e insight, il rapporto, finora poco esplorato, tra il mondo degli influencer e quello dei consumatori over 55.
Se è vero che il 48,5% dei boomer ancora scopre nuovi brand attraverso la TV, un dato fa riflettere: la crescita dell’influenza di creator e celebrità, che passano dal 3% dell’ultimo report al 4,8%. Un salto che segna un cambio di paradigma. Se fino a ieri gli over 55 sembravano impermeabili al linguaggio dell’influencer marketing, oggi si scopre che c’è attenzione, interesse e — in alcuni casi — reale coinvolgimento. A patto però che i contenuti siano utili, credibili e autentici. I boomer, infatti, non si accontentano dell’intrattenimento fine a se stesso: seguono chi sa spiegare, chi dimostra competenza e chi sa trasmettere fiducia.
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“Dopo la grande attenzione della prima release - dichiara Matteo Pogliani, Presidente di ONIM - c’è sembrata una scelta quasi obbligata realizzare una versione aggiornata del report, ancor di più alla luce della collaborazione con Edelman e il suo Longevity Lab. Il report racconta un pubblico che cambia molti dei suoi behavior digitali, che evolve anche in direzione di creator e influencer. Seppur ancora limitati, non sono infatti casuali gli incrementi di quasi tutte le voci in tal senso. Gli insight raccontano una sensibilità radicata che anche i brand devono cominciare a comprendere”.
Boomer e influencer, i profili più seguiti
Facebook rimane la piattaforma di riferimento, ma anche Instagram cresce. E cresce soprattutto l’interesse verso profili di creator over 45, capaci di parlare “da pari” con empatia e autorevolezza: nomi come Benedetta Rossi, Angelo Greco, Lorella Cuccarini, Mara Venier, Max Mariola, ma anche nuove community in espansione, mostrano come si stia formando un ecosistema credibile, coinvolgente e generazionale.
“Con ONIM abbiamo voluto contribuire a rompere uno stereotipo ancora troppo diffuso: quello che vede gli over 55 come spettatori passivi della rivoluzione digitale. I dati raccontano una realtà diversa, fatta di persone attive, curiose, e sempre più aperte a contenuti rilevanti, autentici e ben raccontati. È tempo che il marketing e la comunicazione riconoscano questo pubblico per ciò che è: una comunità vitale, connessa e con un potere decisionale enorme - ha commentato Fiorella Passoni, CEO di Edelman Italia e Chief Communication Officer dell’Edelman Longevity Lab -. Con il Longevity Lab lavoriamo proprio per questo: rimettere al centro le persone, in tutte le fasi della vita”.