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04/03/2021
di Andrea Di Domenico

La pubblicità in radio non riparte: -34,5% a gennaio

I dati di Fcp-Assoradio confermano il momento difficile per il mezzo

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Per gli operatori radiofonici, l’inizio d’anno è tutt’altro che brillante sotto il profilo della raccolta pubblicitaria. Gli investimenti in annunci nel mese di gennaio, rilevati dall’Osservatorio Fcp-Assoradio coordinato da Reply, registrano infatti un -34,5% rispetto a gennaio 2020.

“Dobbiamo purtroppo rilevare che ad inizio di quest’anno permangono tutte quelle situazioni negative e di incertezza che condizionano pesantemente gli investimenti pubblicitari delle aziende”, ha commentato Fausto Amorese, presidente dell’organismo.

Nell’attuale contesto sanitario ed economico, ha aggiunto Amorese, “l’utilizzo tattico e territoriale dello strumento radiofonico risulta ampiamente depotenziato. Un consistente numero di piccole e medie aziende, rappresentate dal comparto degli esercenti e da tutte quelle attività economiche la cui esistenza è oggi minacciata, non può o non è attualmente in grado di affrontare investimenti economici in comunicazione”.

Anche in termini prospettici, "è difficile ipotizzare quello che sarà il trend dell’attuale contesto, che vede presenti due dinamiche fortemente contrapposte: da un lato la rassicurazione derivante della progressiva attuazione delle vaccinazioni e delle misure economiche legate ai fondi europei (Recovery Fund) dall’altro la sperimentazione quotidiana di 'varianti pandemiche' ed il perdurare delle stringenti misure restrittive”, ha concluso il presidente di Fcp-Assoradio.

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