Alcuni dei soggetti della campagna immatricolazioni dell'Università di Urbino
“Non matricole, ma persone”: l’Università di Urbino Carlo Bo lancia la campagna di comunicazione 22/23 mettendo al centro l’aspetto più “umano” dell’esperienza accademica. La campagna, che verrà sviluppata sia sui mezzi tradizionali che online e sui social media, è stata realizzata coinvolgendo un gruppo di studenti e studentesse che hanno lavorato sotto la guida del pubblicitario italiano Paolo Iabichino, insignito il 15 novembre 2021 dall’Ateneo feltresco della Laurea Honoris Causa in Comunicazione e Pubblicità per le Organizzazioni.
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“La scelta di coinvolgere gli studenti nella creazione della nostra comunicazione conferma la nostra volontà di mettere al centro lo studente e ascoltarlo, per capire quali possono essere i messaggi che riescono a interpretare meglio ciò che i futuri iscritti possono aspettarsi dalla città di Urbino e dalla sua Università. Spesso la comunicazione degli Atenei segue delle logiche tradizionali. Questa campagna, realizzata insieme ai nostri studenti, segnala la voglia della nostra università di essere innovativa anche da questo punto di vista”, ha detto giovedì il Rettore Giorgio Calcagnini durante la conferenza stampa di presentazione.
Il team di 5 studenti dei Corsi di Pubblicità e Comunicazione dell’Ateneo che hanno realizzato i contenuti della campagna - formato da Alfredo Anedda, Giorgia Ascari, Chiara Ramadori, Gabriele Antognoli e Grazia Sigismondo - è stato scelto al termine di un “contest” interno all’Università che ha visto diversi gruppi lavorare a un brief iniziale. Partendo da una fase di ascolto che ha coinvolto studenti delle superiori e maturandi, sono stati realizzati dei messaggi che danno vita ad una vera e propria campagna manifesto che prende posizione su diversi aspetti della vita e di quella universitaria in particolare, con slogan come “Non matricole, ma persone”, “Non docenti ma guide”, “Non esami ma sfide”, declinate in vari formati per i mezzi classici e digitali.
Accanto a Paolo Iabichino (Creative & Strategic Direction) e agli studenti che hanno curato il copywriting, alla campagna hanno lavorato Sergio Stenco per art direction e graphic design, e Valentina Canu per il project management. La campagna sarà pianificata, oltre che online e sui social, anche sui circuiti di affissione con maggiore concentrazione nel Centro-Sud e nella zona adriatica, e su stampa locale.
Per Paolo Iabichino “Una cosa mi era chiarissima fin dall’inizio: avremmo evitato la classica campagna di immatricolazione. Per l’Università di Urbino, questo momento di comunicazione doveva diventare quasi un pretesto per ribaltare un linguaggio e un modo di pensare che ha reso, fin troppo spesso, i nostri ragazzi e le nostre ragazze non persone ma numeri. Insieme agli studenti e alle studentesse che hanno aderito con entusiasmo e professionalità a questa chiamata all’azione, abbiamo disegnato una campagna di perché, di prese di posizione per far tornare l’università ad essere un luogo dove le persone non si formano per trasformarsi in leader, dove non vengono indirizzati solo per garantire performance, dove non si studia per diventare qualcosa ma per essere, valorizzando la conoscenza per la conoscenza. Parole come crescita, comunità, cultura, partecipazione tornano ad essere centrali, nelle nostre aule e nella nostra comunicazione, e i docenti diventano guide che accompagnano chi decide di iscriversi in un percorso che li trasforma in attori sociali, portatori di un cambiamento positivo e reale.”