Bayer conta di portare in-house la gestione di tutti i suoi acquisti media digitali entro la fine dell'anno prossimo. Lo rivela Digiday, sulla base di una dichiarazione rilasciata da Josh Palau, vp of media strategy and platforms della multinazionale farmaceutica, in occasione del Media Buying Summit organizzato dalla testata.
Bayer già dallo scorso anno gestisce autonomamente le proprie campagne in programmatic: ai tempi, l'azienda aveva stretto una collaborazione con MightyHive - società di programmatic del gruppo S4 Capital di Martin Sorrell - perché potesse aiutarla nella transizione, con un piano di terminare il contratto dopo il secondo anno. Da allora, nelle prime 6 settimane di gestione in-house del programmatic, Bayer avrebbe risparmiato tra i 10 e gli 11 milioni di dollari.
E adesso la società avrebbe in cantiere di estendere questo approccio anche a tutto il resto dei suoi acquisti di pubblicità digitale. Una porzione senza dubbio significativa dei propri investimenti pubblicitari: attualmente la spesa online dell'azienda è in crescita del 40% rispetto a un anno fa, quando Bayer investiva circa il 40% del suo budget online e il rimanente 60% in tv. Secondo Digiday, il prossimo anno la spesa digitale della società supererà quella televisiva. Attualmente a gestire gli acquisti tv di Bayer è Mediacom.
L'azienda avrebbe avviato il progetto pilota di un nuovo modello organizzativo con due dei suoi brand, in ognuno dei quali sarebbe prevista la presenza di una persona dedicata al media, una dedicata al search e una al programmatic. Nel frattempo, però, starebbe cercando di capire come gestire un team in-house che è in continuo aumento: sul fronte programmatic, ad esempio, ha già una persona delle risorse umane specificamente dedicata all'assunzione di talenti per la squadra interna.