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Content Creation

Silvio De Rossi
a cura di Silvio De Rossi

Content Creator e Influencer, collabora con i più importanti Brand del panorama automotive e non solo. Founder di Stylology.it, nel suo passato Televideo Rai e Mediavideo, i veri antenati di internet. E’ stato responsabile editoriale di Blogosfere.it, partecipando al successo del network di blog più grande d’Italia. In seguito è stato direttore responsabile di Leonardo.it. Si occupa di produzioni foto e video con particolare attenzione ai format più adatti ai social network.

04/03/2021

Società liquida e Social Network: siamo il nostro stesso black mirror

Passiamo gran parte della nostra giornata sui social network e siamo ormai lo specchio delle nostre abitudini. Inarrestabile la moda dei video brevi che vede TikTok vittorioso su Instagram, ma attenzione al nuovo arrivato Josh

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Ormai facciamo parte di una società liquida. È radicata in noi la concezione sociologica che considera l'esperienza individuale e le relazioni sociali segnate da caratteristiche e strutture che si vanno decomponendo e ricomponendo rapidamente. Siamo lo specchio della realtà virtuale che viviamo quotidianamente: i social network.

Ci specchiamo nel nostro stesso black mirror (lo schermo nero del cellulare, del computer o di qualsiasi device dotato di display, quando è spento o non lo si sta usando, ndr). I social sono piattaforme in costante mutamento: nascono, crescono, cambiano e svaniscono in un lampo. Oggi voglio raccontare una storia social che ha appassionato tutti gli addetti ai lavori negli ultimi mesi. Il 5 agosto 2020 Instagram iniziava la sua personale “battaglia” contro TikTok. Ufficializzando l’arrivo di Reels, il social network di Mark Zuckerberg provava a tenere testa alla piattaforma cinese. Il resto è già storia: TikTok ha retto all’attacco USA e toccato quota 800 milioni di iscritti in 3 anni di vita. Il segreto del successo è la semplicità per il montaggio dei contenuti video e i tantissimi strumenti a disposizione per farlo. Da non sottovalutare la grande democraticità (concetto che strappa un sorriso pensando alla sua “sorgente” cinese) che contraddistigue TikTok: chiunque può fare milioni di views, anche con un numero esiguo di followers. Su Instagram non potrebbe mai accadere.

Non a caso Instagram Reels è a detta di molti un piccolo fallimento. Una copia malriuscita di TikTok. Macchinoso, poco intuitivo, creato senza una vera prova BETA e messo online tra le funzioni di IG. Lo scarso successo si vede quotidianamente: gli utenti caricano su Reels i loro migliori TikTok, che riportano i credits del social concorrente. Uno smacco per Zuckerberg.

A confermare l’andamento pessimo è stato il CEO di Instagram, Adam Mosseri, a The Verge. Mosseri reputa “inattaccabile” al momento il dominio di TikTok. Quest’ultimo sarebbe infatti in grado di offrire strumenti che gli utenti sembrerebbero apprezzare maggiormente (filtri, effetti avanzati…). Di non poco conto il fatto che gli utenti Instagram siano ancora legati soprattutto al caricamento delle classiche foto. Le Stories funzionano bene, ma Reels e IGtv non riescono a fare breccia tra le fitte trame del popolo social.

L’inarrestabile dominio di Mark Zuckerberg decretato dopo la cocente sconfitta inflitta a Snapchat è solo un lontano ricordo. Allargando la visione va citata anche Josh, un’app indiana che da poco ha beneficiato degli investimenti di Microsoft e Google. Microsoft voleva fortemente acquistare TikTok, ma si è dovuta accontentare di questa app poco conosciuta in Europa. Nata pochi mesi fa, Josh ha avuto vita facile in India, dato che il governo ha deciso di bandire definitivamente dal Paese l’utilizzo di TikTok. Josh promette di lasciar fare quello che consente TikTok, ossia condividere brevi video creati dagli utenti. Al momento conta circa 80 milioni di utenti attivi, che generano 15 milioni di contenuti quotidiani e collezionano 1,5 miliardi di views al giorno. Come detto, viviamo in una società liquida. Tutto cambia dal giorno alla notte: i social sono solo il nostro specchio. Il nostro Black Mirror.