Non-Fungible Token, in italiano “gettone non replicabile”, che tutti chiamiamo NFT per semplificarci la vita. Il mercato NFT, nell’ultimo trimestre del 2021, è arrivato a toccare quota 11 miliardi di dollari a livello globale, con un trend in costante crescita. Proprio per tale rilevanza, è diventato ormai impossibile ignorare il fenomeno, cosa sia e cosa comporti. La domanda che molti si fanno è: che cos’è un NFT?
NFT, il prodotto digitale del momento
Come detto NFT sta per Non-Fungible Token. In concreto, l’NFT è un certificato di proprietà intellettuale di un prodotto digitale, unico e non riproducibile, astratto ma pur sempre esistente. Grazie alle logiche della blockchain viene registrato e quindi autenticato e ciò fa sì che non sia né riproducibile né modificabile. Attualmente tale metodologia viene impiegata per la creazione di videogames, oggetti digitali unici e collezionabili e sarà sempre più utilizzata grazie al metaverso di Zuckerberg. Il valore degli oggetti sale a causa del numero limitato a disposizione degli acquirenti, il cui numero, al contrario sale per via delle richieste. Più oggetti vengono acquistati, meno oggetti restano a disposizione e più sale il valore di questi ultimi.
I brand che utilizzano NFT Marketing
Gli NFT possono essere inseriti e quindi promossi attraverso le attività di digital marketing. E sono tantissimi i brand (ora ci arriviamo, ndr) che hanno già iniziato a utilizzarli con un certo successo. Affinché si possano impiegare efficacemente nella propria strategia di marketing, è necessario seguire alcune indicazioni.
Prima di tutto occorre la massima trasparenza nell’illustrare a ciascun utente in cosa consiste il fenomeno NFT, indicando quali saranno gli item creati, che piattaforme si utilizzeranno e quali sono i servizi aggiuntivi che possono essere eventualmente sbloccati. Attraverso l’uso di campagne NFT Marketing, i brand possono migliorare la propria immagine (fare personal branding), ottenere nuovi flussi di entrate, ampliare il bacino di utenza e persino mettere in piedi campagne di raccolta fondi.
Progetti e nuove strategie
Tra i tanti marchi che hanno già sfruttato l’NFT Marketing figura Nike. Il brand fu precursore nel 2019: L’occasione fu la campagna CryptoKicks, che alla vendita di scarpe reali aveva affiancato quella dei token, che ne dimostravano l’autenticità. Successivamente fu il turno di Pringles, che creò un gusto da collezione, ribattezzato CryptoCrisp. Vennero prodotti solo 50 pezzi del suo famoso tubo. Da segnalare anche Coca-Cola, che su OpenSea ha messo all’asta 4 NFT che hanno fruttato 575 mila dollari (poi andati in beneficienza). Infine, l’NFT Marketing è stato già ampiamente sfruttato anche nel settore fashion da “big” come Balenciaga, Luis Vuitton e Gucci.
Gli NFT possono fungere da volano per il lancio di un nuovo prodotto. Possono nascondere regali e bonus unici, così da rendere una campagna marketing decisamente più appetibile per un target digital elitario e non solo. Si è aperta
un’altra grande frontiera della pubblicità, che avrà sviluppi senza precedenti nel corso dei prossimi 15 mesi. La corsa all’oro, pardon, agli NFT è appena cominciata.