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Content Creation

Silvio De Rossi
a cura di Silvio De Rossi

Content Creator e Influencer, collabora con i più importanti Brand del panorama automotive e non solo. Founder di Stylology.it, nel suo passato Televideo Rai e Mediavideo, i veri antenati di internet. E’ stato responsabile editoriale di Blogosfere.it, partecipando al successo del network di blog più grande d’Italia. In seguito è stato direttore responsabile di Leonardo.it. Si occupa di produzioni foto e video con particolare attenzione ai format più adatti ai social network.

31/07/2020

Instagram Shopping, uno strumento da tenere d'occhio

Per molti è ancora un oggetto misterioso, ma se usato in modo corretto può fare bene alla propria azienda

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Ancora oggi in Italia manca cultura digitale in larga scala. Abbiamo grandi imprese e aziende di rilievo che basano il proprio business su internet, ma la diffidenza nei confronti del web è ancora radicata. Due sono i classici errori che gli imprenditori italiani fanno: pensare che internet e i social siano una inutile perdita di tempo e denaro e che non possano aiutare la propria attività in modo concreto.

La verità è che il web e il variegato mondo dei social network possono creare profitto, vendite ed essere un maxischermo sempre acceso sulla piazza virtuale di internet. Per questo motivo voglio approfondire il discorso legato a Instagram Shopping, ancora un oggetto misterioso per molti.

Mark Zuckerberg continua a puntare al mondo dell’e-commerce. Dopo il Marketplace e Facebook Shops ha deciso di sbarcare con lo stesso tipo di strategia anche su Instagram

Sfidare la concorrenza di piattaforme note e collaudate come eBay e Amazon, non è per niente facile, ma come ben sappiamo, il buon Mark non si è mai tirato indietro davanti a nessuna sfida. Facebook e Instagram sono piattaforme nate con finalità differenti, ma gli utenti hanno ormai preso confidenza con le opzioni di acquisto su Facebook e durante il lockdown hanno scoperto l’utilità dello sticker “Compra a KM 0” sulle IG Stories. Proprio da qui è partita la strategia di Zuckerberg in merito alla vendita sul social fotografico per eccellenza.

La domanda è semplice: posso aumentare le mie vendite su IG? Provo a rispondere. Facebook e Instagram sono luoghi virtuali con una costante presenza di potenziali acquirenti. Aziende e Influencer lanciano quotidianamente messaggi promozionali e pubblicitari, che portano gli utenti ad una semplice operazione: uscire dal social per andare su eBay e Amazon a cercare il prodotto e acquistarlo online. Mark ha fatto un ragionamento molto semplice: vuole evitare l’uscita dai suoi social e permettere alle persone di acquistare con un semplice click il prodotto che stanno guardando. Più rendi semplice il percorso, più avrai modo di concludere l’affare.

Il primo serio passo alla sfida dei giganti nel settore dell’e-commerce è stato compiuto grazie a Facebook Shops, nel mese di maggio 2020. Grazie a questo strumento, chiunque amministri una pagina Facebook può creare al suo interno un negozio. Facebook, dopo aver verifica che il prodotto non violi norme di legge (esempio: non si possono vendere armi e droghe), crea una vetrina virtuale. Un negozio social semplice da gestire per chiunque. Per incentivare le vendite è chiaramente possibile servirsi degli annunci pubblicitari. Un sistema pensato per non lasciar mai uscire l’utente da Facebook (“Se ti faccio stare bene, non avrai mai voglia di uscire”) per poi puntare alla creazione futura di una piattaforma che fonda insieme Fb, Instagram e Whatsapp. La creazione di un mondo social dove poter fare qualsiasi cosa. Perché? Mark sogna una percentuale di uscita dai suoi social dello 0%.

Come dicevo le novità più recenti riguardano Instagram. A partire dal 9 luglio 2020 è possibile vendere prodotti attraverso il tag Shopping. Possono farlo gli account Business e Creators (associati a una pagina Facebook), che hanno un’area di insight molto dettagliata. 

Il catalogo dei prodotti deve ottenere l’approvazione di Instagram. Rispettati tutti i requisiti, sarà possibile vendere i prodotti seguendo rigide regole a tutela dei diritti degli acquirenti. I prodotti segnalati con il tag Shopping presenti su Stories, foto e video dovranno riportare, per l’acquisto, a un unico sito web di proprietà dell’utente stesso. Instagram richiede inoltre che le politiche di reso e rimborso siano facilmente accessibili e trasparenti, inoltre, che le descrizioni dei prodotti in vendita non contengano informazioni fuorvianti.

Ora qualcuno starà pensando: “Io ho il mio e-commerce. Non mi serve Instagram Shopping”. Lecito. Mi permetto però una considerazione: IG rimanderà, come scritto, al proprio e-commerce. Sarà un “ponte” virtuale capace di veicolare nuovi clienti. Usare nel modo corretto i social può solo fare bene alla propria azienda. Esistono strategie sbagliate e scelte errate. Ma non esistono mai social inutili. Meditate gente.

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