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28/10/2021
di Cosimo Vestito

WPP supera le stime di crescita nel terzo trimestre e alza la guidance per il 2021. In Italia +8,2% rispetto al 2019

Da qui in avanti, la holding non si aspetta ricadute sugli investimenti pubblicitari a causa delle turbolenze nelle filiere produttive a livello globale

Mark Read, Ceo di WPP

Mark Read, Ceo di WPP

WPP supera le stime di crescita e rivede al rialzo la guidance nel terzo trimestre. Un risultato positivo che riconferma una ripresa dell’industria pubblicitaria che sembra ormai consolidata, come già segnalato dai bilanci di Havas, Publicis, Omnicom e Interpublic.

Il gruppo ha annunciato che tra luglio e settembre i ricavi organici (a perimetro omogeneo) meno i costi pass-through sono aumentati del 15,7% anno su anno, a 2,64 miliardi di sterline (3,63 miliardi di dollari). Gli analisti avevano previsto un incremento del 9,4%. Il dato è positivo anche se raffrontato con lo stesso periodo del 2019, quindi prima della pandemia: +6,9%.

Le previsioni per il 2021 sono state riviste al rialzo, con ricavi organici meno costi pass-through attesi in crescita dell’11,5-12% (prima la forbice era 9-10%). In netto calo anche l’indebitamento netto.


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Il Ceo Mark Read ha dichiarato che le turbolenze nelle filiere produttive causate dalla pandemia a livello globale, come ad esempio la scarsità di certe merci, non hanno ancora avuto ripercussioni sul business di WPP e che non si aspetta cambiamenti in questo nella prossima stagione natalizia: “I clienti appartenenti a tutti i settori e a tutte le aree geografiche stanno facendo investimenti significativi nel marketing, particolarmente nei servizi di media digitali e ecommerce. Ora siamo al di sopra dei livelli del 2019 in tutte le nostre linee di business, e con le azioni che abbiamo intrapreso negli ultimi tre anni siamo anche meglio posizionati per la crescita”.

Il riferimento è, sul fronte commerciale, al rinnovo della collaborazione con Unilever, all’espansione di quella di Bayer e al new business generato dagli incarichi di Beiersdorf, L’Oréal, Sainsbury’s e TD Bank. In particolare, la nota di bilancio riporta che tra gennaio e settembre WPP ha totalizzato new business per un valore di 4,6 miliardi di dollari.

Sul fronte industriale, il manager ha sottolineato i progressi strategici fatti con la fusione tra Finsbury Glover Hering e SVC, finalizzata alla creazione di una delle maggiori società di comunicazione strategica del mondo, e all’acquisizione di Satalia, società tecnologica specializzata in intelligenza artificiale.

Per quanto riguarda il mercato italiano, nel terzo trimestre WPP è cresciuta del 14,3% rispetto all’anno scorso e dell’8,2% rispetto al 2019. Nel nostro Paese la holding pubblicitaria ha rafforzato ulteriormente la sua presenza con l’inaugurazione, avvenuta il 22 settembre, del campus a Milano, grande hub che accoglie in un’unica sede di 27.000 metri quadri le 35 agenzie e gli oltre 2.000 dipendenti della multinazionale della comunicazione nel capoluogo lombardo.

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