In un’intervista rilasciata a PRWeek, Marc Read ha difeso la decisione di WPP, il gruppo pubblicitario di cui è Ceo, di richiedere ai dipendenti a partire da aprile di lavorare in ufficio almeno quattro giorni a settimana.
Questa politica, ha spiegato il manager, è allineata alle richieste dei clienti e, a suo giudizio, sarà positiva per le carriere dei dipendenti del gruppo nel lungo periodo. Read ha voluto sottolineare anche che le polemiche sollevate dalla decisione di Wpp (una petizione lanciata su Change.org per far tornare la società sui suoi passi è stata firmata da più di 10.000 persone) rappresentano le opinioni solo di una parte del personale della holding britannica.
“Per alcune persone sarà un cambiamento, ma introdurremo questa politica in modo collaborativo. Non entrerà in vigore prima di aprile e useremo questo tempo per discutere con i nostri dipendenti come implementarla con cura e pragmatismo”, ha detto Read. Il manager ha riconosciuto che molti dipendenti devono far fronte nella quotidiana a responsabilità personali, come portare i figli a scuola o prendersi cura di un familiare. Per questa ragione Wpp continuerà a garantire forme di flessibilità.
Nella memo inviata ai dipendenti con cui Read ha comunicato la decisione del gruppo, il manager ha dichiarato che il lavoro in ufficio favorisce il mentoring, l’apprendimento reciproco e il coinvolgimento del team. Inoltre, ha citato dati interni che dimostrano come una maggiore presenza in ufficio migliori il coinvolgimento dei dipendenti, i risultati dei clienti e le performance finanziarie. La nuova politica include anche l’obbligo di lavorare in ufficio almeno due venerdì al mese, con una certa flessibilità per scegliere gli altri giorni di lavoro da remoto.