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10/01/2025
di Alessandra La Rosa

Wpp e il ritorno al lavoro in ufficio: scatta la protesta dei dipendenti

Un gruppo di lavoratori della holding pubblicitaria ha lanciato una petizione contro la recente decisione della società di ripristinare il lavoro in presenza per almeno 4 giorni alla settimana

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A partire da aprile, il personale del colosso pubblicitario britannico Wpp dovrà lavorare in ufficio almeno quattro giorni a settimana. Una decisione, comunicata dal Ceo Mark Read nei giorni scorsi con un memo interno (ne abbiamo parlato qui), che non ha esattamente suscitato l’entusiasmo dei dipendenti della compagnia.

Alcuni “lavoratori preoccupati” dell’azienda infatti hanno deciso di lanciare una petizione su Change.org per far tornare Read sui suoi passi. Petizione che in poco più di un giorno ha già superato metà delle 5000 firme richieste.

“In un mondo post-Covid dove molte aziende hanno abbracciato modalità di lavoro flessibili, la decisione di Wpp rappresenta un passo indietro nel supportare il benessere degli utenti e il loro work-life balance”, si legge nel testo della petizione, che sottolinea anche “gli effetti mentali e sociali sui dipendenti di tale rigido regime lavorativo”. 


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La decisione del ritorno al lavoro in presenza 4 giorni a settimana coinvolgerà 111 mila dipendenti della società in tutto il mondo. Nel suo memo, Read aveva enfatizzato i benefici della collaborazione stimolata dal lavoro in ufficio: “Passare più tempo insieme è importante per tutti noi, e stiamo compiendo un cambiamento per permettere che ciò accada”. “Dati provenienti dalle varie agenzie di Wpp mostrano che livelli più alti di presenza in ufficio sono associati a un più forte coinvolgimento del dipendente”, un maggiore apprezzamento da parte dei clienti e migliori performance economiche. Chi ha lanciato la petizione afferma tuttavia che questi dati non sono trasparenti e potrebbero non riflettere la realtà delle esperienze dei dipendenti, in un’era in cui, dopo la pandemia, il lavoro da remoto è diventato parte integrante della vita di molte persone.

Dopo il lancio della petizione, un portavoce di Wpp ha dichiarato: “Crediamo che questa sia la giusta politica da adottare nell’interesse a lungo termine dell’azienda, ben sapendo che non sarà una decisione popolare. E ci prenderemo tutto il tempo necessario per implementarla con i nostri team in maniera collaborativa e pragmatica.”

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