Lamberto Mattioli, Presidente e Amministratore Delegato di Websolute
È stato un 2022 positivo quello di Websolute. La digital company italiana attiva nei settori della comunicazione e tecnologia digitale e del digital marketing ecommerce, quotata su Euronext Growth Milan, ha approvato il bilancio consolidato al 31 dicembre 2022.
I risultati consolidati a fine anno evidenziano ricavi delle vendite pari a 21,5 milioni di euro, +15,9% rispetto ai 18,6 milioni nel 2021, un risultato al quale hanno contribuito tutte le famiglie di vendita: Digital Marketing (+9%), Piattaforme Digitali (+5%), Social & Influencer Marketing (+7%), Brand UX-UI-Customer Journey (+33%), Editoria New Media (+24%), Academy (+51%), Realtà Virtuale Aumentata e Intelligenza artificiale (+142%), E-commerce Strategy & Management (+10%), Cloud & System Integration (+7%) e Consulenza Digital Strategy (+66%).
L’EBITDA si attesta a 2,1 milioni di euro, rispetto ai 2,9 milioni al 2021; l’EBITDA margin è pari al 9%, rispetto al 15% del 2021. Sulla variazione dell’EBITDA hanno inciso: maggiori costi per servizi, in parte per costi di natura non ricorrente; maggiori costi per il personale dovuti alla scelta, pianificata nel secondo semestre 2021, di potenziare la struttura con l’inserimento di manager di comprovata esperienza in settori strategici dell’organizzazione aziendale (marketing e operations in particolare).
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Per quanto riguarda invece i risultati di Websolute spa al 31 dicembre 2022, i ricavi delle vendite sono stati pari a 11,8 milioni di euro, +16,5% rispetto ai 10,1 milioni nel 2021, con l’EBITDA a 0,54 milioni di euro, in calo rispetto agli 1,23 milioni nel 2021, e un EBITDA margin che si attesta al 4,8% rispetto al 12,4% del 2021.
“Gli elementi di rilievo dell’esercizio 2022 - commenta Lamberto Mattioli, Presidente e Amministratore Delegato di Websolute - sono il mantenimento di una crescita a doppia cifra nei ricavi, che ha visto inoltre un’accelerazione nel secondo semestre rispetto alla prima parte dell’anno, il mantenimento di una solida struttura finanziaria e il recupero di marginalità operativa nel secondo semestre, grazie alle azioni poste in essere per efficientare il gruppo in termini di costi di struttura, alla luce del contesto di mercato venutosi a creare con le conseguenze del conflitto tra Russia e Ucraina e della crisi energetica e dell’inflazione con impatto sui prezzi di quasi tutti i settori merceologici. Abbiamo creato nel secondo semestre del passato esercizio concretamente i presupposti per cogliere la ripartenza del 2023, che registra segnali positivi sia in termini di backlog ordini all’inizio del 2023 che di andamento del fatturato nel primo bimestre del corrente esercizio in confronto con il corrispondente periodo dell’anno precedente.”
Per quanto riguarda il 2023, infatti, l’andamento del fatturato nei primi due mesi dell’anno ha evidenziato un andamento positivo, con una crescita dell'8,6%. L’azienda intanto, si legge nella nota, prosegue nella valutazione di operazioni di acquisizione di quote di controllo in società potenzialmente complementari e incrementative del business del gruppo, in particolare società ad alta specializzazione in ambito digital e con focalizzazione sui nuovi business anticiclici.