23/11/2020
di Andrea Di Domenico

Websolute acquista la maggioranza di W-Mind e si rafforza nella data science

Anche Artattack Group entra nell’operazione, acquisendo il 40% della stessa società

Lamberto Mattioli, presidente e a.d. di Websolute

La digital company Websolute, quotata sul mercati AIM e attiva nei settori della comunicazione, del digital marketing e dell’ecommerce, ha acquisto il 51% del capitale sociale di W-Mind, società specializzata in data-science e intelligenza artificiale con sede a Roma. Il controvalore dell’operazione è di 178 mila euro. L'operazione, già annunciata il 29 ottobre e ora chiusa a seguito del buon esito delle attività di due diligence, vede come coinvestitore Artattack Group, che a sua volta ha acquisito il 40% del capitale sociale della stessa W-Mind, per un controvalore pari a 140 mila euro.


Leggi anche: WEBSOLUTE SALE AL 100% DI MOKA INTERACTIVE


Il nuovo Consiglio di Amministrazione di W-Mindè ora composto da Lamberto Mattioli (Presidente), Maurizio Lanciaprima, Claudio Tonti (designati da Websolute), Pasquale Borriello (designato da Artattack), Francesco Allegra e Giulio Rosati (i founder di W-Mind).

W-Mind adotta lo statuto di società Benefit

L’assemblea straordinaria di W-Mind, svoltasi il 20 novembre, ha deliberato l’adozione dello “Statuto società Benefit”, a compimento di un percorso sulla sostenibilità visto come un asset fondamentale della strategia aziendale.

Le finalità di beneficio comune inserite nell’oggetto sociale sono le seguenti:

  • promuovere progetti di analisi di dati con particolare attenzione al rispetto del pubblico oggetto dell’attività, evitando qualunque iniziativa che miri alla manipolazione della libertà di pensiero e di scelta degli individui, seguendo inoltre le buone prassi più avanzate e restrittive in termini di trattamento dei dati;
  • promuovere l’evoluzione della propria industry, dal punto di vista della conoscenza e della tecnologia, attraverso la collaborazione con università ed enti di ricerca; condividere gratuitamente le nuove conoscenze sviluppate con il pubblico e le aziende per stimolare il progresso delle conoscenze nella società civile,  su temi di pubblica utilità (es. sociologici, economici, politici o psicologici);
  • favorire la crescita professionale dei propri collaboratori, praticare una politica inclusiva all’interno dell’azienda e creare le condizioni favorevoli all’accoglienza, alla flessibilità e alla qualità del lavoro, anche con iniziative specifiche a sostegno della conciliabilità degli impegni di lavoro con quelli familiari.

Websolute segnala infine che l’operazione non è da considerarsi significativa ai sensi dell’art. 12 del Regolamento Emittenti AIM.

scopri altri contenuti su

ARTICOLI CORRELATI