La prima campagna di comunicazione nel mercato italiano di Synesgy è uno degli ultimi lavori di The Washing Machine, l’agenzia guidata da Alessandra Furfaro e Mimmo Di Lorenzo. Una campagna che, come spiega Di Lorenzo a Engage, mette in luce come la comunicazione può giocare un ruolo centrale nella diffusione dei principi di corporate social responsability delle aziende e, nel caso specifico, per la piattaforma digitale di Crif che misura la sostenibilità ESG delle imprese.
The Washing Machine continua intanto ad investire per ampliare la sua offerta e si appresta a chiudere il 2022 con un giro d’affari in crescita. Tante le novità in arrivo, tra cui un media center e una casa di produzione.
Mimmo, quali sono le caratteristiche peculiari della campagna che avete realizzato per Synesgy?
La campagna mostra la “riflessività” degli imprenditori di fronte al tema della sostenibilità aziendale. Una leggera esitazione cui segue la ovvia presa di coscienza dell’ineluttabilità. La campagna pone la domanda che tutti conoscono ‘Il mercato chiede sostenibilità, la tua azienda come risponde?”. È esattamente la condizione nella quale si trovano gli imprenditori: sanno di dover dare delle risposte ma non sanno (ancora) esattamente quali. Synesgy, la piattaforma digitale di Crif - leader nelle business information - che misura la sostenibilità ESG delle imprese, è nata per questo. Ed è, quindi, la risposta poiché offre una valutazione della sostenibilità aziendale, primo passo per definire il livello ESG proprio e della filiera in cui si opera. È una rivoluzione che mi sentirei di paragonare alla comparsa di internet: anche all’epoca le aziende erano perplesse, ne capivano la portata ma non sapevano cosa farsene. Il futuro lo abbiamo visto: internet è imprescindibile. Sarà così anche per la sostenibilità.
Le tematiche di sostenibilità ESG sono ormai sempre più centrali nelle strategie di tutte le aziende. Qual è il ruolo che la comunicazione può giocare in questo ambito?
La comunicazione è decisiva nel trasmettere quanto e, soprattutto come, un’azienda è sostenibile. Non si tratta di apporre semplicemente un “sigillo” con scritto “azienda sostenibile” nella comunicazione. È la stessa comunicazione a dover essere “sostenibile” e direi “responsabile”. La sostenibilità è un concetto ampio, spesso confuso o semplificato con la sola sostenibilità ambientale. Essere sostenibili vuol dire rispettare dei valori che possono essere racchiusi nell’acronimo E.S.G., ovvero Environment, Social e Governance. Da qui la creazione del nome SYNESGY, crasi fra Sinergia ed ESG, appunto. “Sinergia” perché si è sostenibili solo se la filiera di cui si parte è sostenibile; “ESG” perché la responsabilità e il rispetto aziendale riguardano l’ambiente (Environment), i diritti di chi ci lavora (Social) e la trasparenza nella conduzione (Governance). Certamente, brandname e logo che abbiamo realizzato per il mercato mondiale è un esempio di comunicazione sostenibile: un globo stilizzato, blu all’esterno e arancio all’interno, può essere un esempio perché trasmette il messaggio che trasparenza e impatto sul pianeta sono temi su cui l’azienda si sente responsabile. Il tono stesso della campagna è “sostenibile”, nel senso che racconta la promessa verso il target con empatia e umanità, mostrando imprenditori in un momento di riflessione intima. Decisamente, logo e campagna Synesgy sono un esempio di comunicazione sostenibile.
Come opera The Washing Machine Italia sul mercato, come è strutturata l’offerta dell’agenzia?
L’agenzia è presente a Roma, Milano e Boston (con The Washing Machine Usa Ltd). Siamo essenzialmente un network indipendente di advertising che propone strategie, creatività e tecnologia digitale per brand che vogliono distinguersi.
Avete previsto investimenti per allargare l’offerta sul fronte delle competenze?
L’agenzia in Italia ha raddoppiato il fatturato negli ultimi due anni e contiamo, io e Alessandra Furfaro, Managing Director di The Washing Machine Italia, su un’ulteriore crescita nel 2023 con il potenziamento della sede milanese. Stiamo ampliando l’offerta completandola con un centro media e una struttura interna totalmente autonoma per video, video animation e post-production, una vera e propria casa di produzione.