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14/04/2016
di Cristina Oliva

Mobile: carta vincente solo se tracciabile

Secondo Enrico Quaroni, Managing Director Italy, Spain and Mena Region di Rocket Fuel, senza uno strumento per misurare l’impatto dei nuovi device, gli investimenti su questo canale rimarranno marginali. Da questa constatazione nasce la soluzione Cross Device Optimization

La transizione di internet verso il mobile rappresenta un passaggio sfidante sia per gli editori, sia per gli inserzionisti. Ma in quanto sfidante comporta anche difficoltà. Due in particolare, spiega Enrico Quaroni, Managing Director Italy, Spain and Mena Region di Rocket Fuel: «Il primo fattore che rende la comunicazione pubblicitaria su device mobili complicata è individuabile nello spazio a disposizione, limitato rispetto a quello utilizzabile su dispositivi desktop. In secondo luogo, è molto difficile dare credito all’attività display su dispositivi mobile, dato che attualmente non ci sono ancora sistemi di tracciamento adeguati a misurare le caratteristiche delle attività di display advertising su mobile». Sono tutti “contro” a cui Rocket Fuel, Programmatic Marketing Platform basata su tecnologia predictive che utilizza l’intelligenza artificiale, cerca di rispondere con soluzioni ad hoc per una comunicazione cross-device in grado di ottimizzare le campagne su dispositivi diversi.

Quali sono i punti di forza della comunicazione sui nuovi device?

Il maggiore punto di forza del mobile è legato al fatto che il consumo di contenuti sui nuovi device è aumentato notevolmente nel corso degli ultimi anni, arrivando addirittura a superare quello desktop. Il secondo punto di forza è rappresentato dal fatto che, essendo smartphone e tablet dispositivi portatili, vengono utilizzati molto più di frequente e sono il mezzo attraverso il quale i consumatori effettuano acquisti e prenotazioni online. Il mobile è un canale da tenere d’occhio, da sfruttare in maniera efficiente e da valorizzare il più possibile.

Cosa garantisce alle aziende un approccio cross-device?

Permette di evitare inutili duplicazioni e di misurare in maniera corretta la quantità di utenti raggiunti sui diversi device. La capacità di riconoscere gli utenti su diversi dispositivi è un elemento di grande forza per chi è in grado di sfruttarlo.

Il cross-device consente agli advertiser di rendere la comunicazione con i potenziali clienti estremamente efficiente ed efficace. Mobile, dati, programmatic: si tratta realmente di un tris d’assi per l’adv?

Lo è sicuramente. Negli ultimi tempi si sente spesso parlare del 2016 come dell’anno del mobile. Sfortunatamente, la maggior parte degli advertiser non ha ancora il coraggio di investire su questo canale per un semplice motivo: l’impatto delle attività mobile è tuttora molto difficile da tracciare. In poche parole, Mobile, Dati e Programmatic sono un tris vincente, ma finché non si troverà uno strumento adatto a misurare il vero impatto del mobile, gli investimenti su questo canale rimarranno marginali.

Qual è allora la risposta di Rocket Fuel?

Rocket Fuel ha sviluppato una soluzione chiamata Cross Device Optimization, che è in grado di riconoscere lo stesso utente su device differenti. La certificazione Nielsen ha dimostrato e comprovato quanto la nostra tecnologia sia in grado di riconoscere un singolo utente su diversi dispositivi nel 97,4% dei casi. Questi dati sono inoltre misurabili da partner terzi. Utilizzando questo strumento, i player che lavorano con Rocket Fuel hanno la possibilità di risolvere il problema legato alla duplicazione dei profili su dispositivi diversi. La nostra soluzione permette di raggiungere i potenziali clienti su diversi canali utilizzando messaggi mirati. Inoltre, la Cross Device Optimization evita inutili duplicazioni di sforzi e investimenti nella creazione di campagne pubblicitarie online. (L’intervista è stata pubblicata su Engage mag #02/2016)

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