Bilancio migliore delle aspettative del mercato per IPG nel secondo trimestre dell’anno. Così come Publicis, anche la holding pubblicitaria statunitense guidata dal ceo Michael Roth ha chiuso i tre mese segnati dalla pandemia del Coronavirus con numeri in calo ma meno di quanto si attendevano gli analisti.
Il fatturato di IPG è stato nel periodo pari a 1,85 miliardi di dollari, in calo del 9,9% su base organica rispetto allo stesso periodo del 2019, un risultato però migliore degli 1,73 miliardi di dollari previsti. Gli utili adjusted sono stati quindi pari a 0,23 dollari per azione contro gli 0,2 dollari per azione attesi dal mercato.
A livello organico, il fatturato di IPG è risultato in diminuzione del 5% nel primo semestre.
Nell’ambito del piano di riduzione di costi, IPG ha dichiarato di aver tagliato a causa del Covid-19 circa l’1% della sua forza lavoro e di aver deciso di rinunciare a diversi uffici in 40 città.
Di conseguenza, IPG ha messo a bilancio 112,6 milioni di dollari di oneri di ristrutturazione per la prima metà dell'anno "con l'obiettivo di ridurre le nostre spese operative in modo strutturale e permanente rispetto ai ricavi e accelerare la trasformazione della nostra attività”.