Philippe Krakowsky, Ceo di IPG
La fusione tra Interpublic e Omnicom, attesa per la seconda metà dell’anno dopo aver avuto il via libera dalla Federal Trade Commission, si avvicina mentre IPG presenta i risultati del secondo trimestre, caratterizzati da margini in miglioramento e performance superiori alle attese degli analisti, nonostante un calo dei ricavi.
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Nel secondo trimestre del 2025, il gruppo ha registrato ricavi netti per 2,17 miliardi di dollari, in calo del 6,6% rispetto all’anno precedente, ma con un margine EBITA rettificato in crescita a 393,7 milioni, in aumento rispetto ai 338,9 milioni del 2024. L’utile netto rettificato per azione si è attestato a 0,75 dollari, contro gli 0,61 dello stesso periodo del 2024. IPG ha confermato le previsioni per l'intero anno: un calo organico dei ricavi netti compreso tra l’1% e il 2%, ma con margini rettificati attesi significativamente sopra le precedenti stime.
«I ricavi organici sono in linea con le attese e riflettono l’impatto delle attività sui clienti nel 2024», ha dichiarato Philippe Krakowsky, CEO di Interpublic. «C’è stato un miglioramento sequenziale, con buone performance nelle aree media, healthcare, sport marketing e PR. La nostra trasformazione strategica sta portando frutti visibili, sia sul piano operativo che nei risultati. Con l’integrazione progressiva dell’intelligenza artificiale nei processi e nelle soluzioni, continuiamo a rafforzare l’offerta e a generare valore per i clienti. Guardando alla futura combinazione con Omnicom, c’è grande entusiasmo nel mettere insieme talenti e capacità complementari per creare un player senza eguali nel settore».
Nonostante un contesto macroeconomico ancora incerto, IPG ha chiuso il trimestre con un EBITA rettificato di 393,7 milioni di dollari, in crescita rispetto ai 338,9 milioni del secondo trimestre 2024. I costi operativi, al netto delle spese addebitabili, delle ristrutturazioni e dei costi legati all’acquisizione, sono scesi del 10,5% rispetto all’anno precedente, grazie in particolare alla riduzione delle spese per il personale e alla razionalizzazione delle spese generali. Il gruppo ha avviato una serie di azioni di ristrutturazione strategica, che nel trimestre hanno pesato per 118 milioni di dollari, parte di un piano più ampio previsto entro fine anno. Positivi anche i risultati delle aree media e healthcare, considerate i principali motori di crescita insieme alle attività in ambito sportivo e relazioni pubbliche.
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Nel primo semestre 2025, Interpublic ha registrato ricavi netti per 4,17 miliardi di dollari, con un EBITA rettificato di 580,2 milioni e un margine del 13,9%. Nonostante i ricavi in calo, il gruppo ha centrato l’obiettivo di migliorare la redditività operativa, anche in vista della futura integrazione con Omnicom.