Havas migliora la guidance 2025 dopo un terzo trimestre solido. «Interessati al dossier Dentsu»
Crescita organica del 3,8% per il gruppo francese, che ora prevede una chiusura d'anno tra il +2,5% e il +3%. «Potremmo considerare l'acquisizione di alcune attività internazionali di Dentsu»
Havas chiude il terzo trimestre 2025 con risultati superiori alle attese, segnando una crescita organica del 3,8% del fatturato netto e spingendo la società a rivedere al rialzo le previsioni per l’intero esercizio, e annuncia pubblicamente il suo interesse per gli asset di Dentsu.
Il gruppo francese della comunicazione, parte del colosso Vivendi, ha beneficiato nel trimestre soprattutto dell’andamento positivo del business negli Stati Uniti e della corsa del segmento healthcare. Alla luce delle performance del trimestre, Havas ha aggiornato le proprie stime per il 2025: la crescita organica dei ricavi netti è ora prevista in un intervallo tra +2,5% e +3%, rispetto alla precedente indicazione di "oltre +2%". Anche la redditività operativa (Ebit rettificato) dovrebbe migliorare di circa 50 punti base, attestandosi attorno al 12,9%.
Il Ceo Yannick Bolloré ha sottolineato che “Havas ha conseguito un terzo trimestre solido, con un incremento del 3,8% dei ricavi organici e un’elevata dinamicità commerciale”, evidenziando il successo della strategia Converged.AI, che punta a integrare l’intelligenza artificiale nelle attività di marketing dei clienti.
Nel dettaglio, la crescita organica del 3,8% del trimestre è stata sostenuta principalmente dal mercato nordamericano, che ha registrato un incremento del 7,4%, grazie in particolare al contributo della divisione Havas Health, in forte espansione a doppia cifra. L’Europa cresce più moderatamente (+1,9%), con risultati positivi nel Regno Unito e una flessione in Francia, penalizzata da un effetto di confronto sfavorevole rispetto al 2024, anno dei Giochi Olimpici. Torna in territorio positivo anche la regione Asia-Pacifico e Africa, in aumento dell’8,2%, mentre l’America Latina segna una contrazione del 4,6%, dopo un 2024 molto positivo (+18,3%).
L'affaire Denstu
Havas ha dichiarato che “potrebbe essere interessata” ad acquisire o a stringere una partnership con alcune delle attività internazionali di Dentsu, anche se il gruppo giapponese è “troppo grande” per essere comprato per intero.
Parlando con gli analisti, François Laroze, direttore finanziario di Havas, ha detto che “certamente prenderemmo in considerazione” una discussione con Dentsu, che ha descritto come “un asset molto forte e importante in tutto il mondo, con una bella rete”, precisando però che al momento non ci sono stati contatti con il gruppo.
Nel mese di agosto, Dentsu ha dichiarato di star valutando diverse opzioni strategiche, tra cui la possibile vendita delle proprie attività internazionali, e ha incaricato delle banche d’affari, alimentando le speculazioni su una potenziale operazione di fusione o acquisizione.
“Non siamo stati contattati da Dentsu”, ha ribadito Laroze nella call. “Sappiamo che si tratta di un asset molto forte e grande a livello globale, con una buona rete e diverse acquisizioni realizzate negli ultimi due o tre anni. Chiaramente, Havas come gruppo non si proietta come acquirente dell’intera rete internazionale. Sarebbe troppo grande per Havas, considerando il nostro bilancio. Tuttavia, se ci venisse proposto un partenariato o la cessione di alcune attività, certamente prenderemmo in considerazione l’opportunità. Non intendiamo esaminare l’intera rete, ma potremmo essere interessati a una parte di essa o a una collaborazione con alcune agenzie del gruppo. Consideriamo Dentsu un grande asset”.
Crescita esterna e alleanze strategiche
Nel terzo trimestre, il gruppo ha proseguito intanto la strategia di acquisizioni mirate: Havas ha rilevato la maggioranza della Tidart, agenzia spagnola specializzata in performance marketing digitale ed e-commerce. Sul fronte delle partnership, è stato annunciato il lancio di Horizon Global, joint venture con la statunitense Horizon Media. La nuova entità, con circa 20 miliardi di dollari di billing globali, è concepita come piattaforma “AI-native” per servire clienti globali con forte presenza negli Stati Uniti.