Captify lancia un’offerta green per la pubblicità online
Captify, società di Search Intelligence per l’open web, annuncia il lancio di un’offerta green, orientata a garantire la sostenibilità delle campagne online, offrendo ad agenzie e clienti l’opportunità di bilanciare l’inquinamento digitale prodotto da ciascuna attività di comunicazione. Un nuovo tassello nella proposta dell’azienda in Italia, che incontra una crescente domanda da parte degli investitori permettendo di misurare, ridurre e compensare l’impatto dell’advertising online.
Secondo un recente studio condotto a livello globale da Purpose Disruptors, la pubblicità aggiunge un ulteriore 32% all’impronta di carbonio generata da ciascun individuo e l’advertising digitale è responsabile di una grossa fetta di tali emissioni. Numeri confermati anche da Good Loop.
La soluzione di Captify, costruita anche attraverso partnership con leader di settore, consente di conoscere l’impronta di carbonio della propria campagna, compresi i siti e i dispositivi su cui vengono serviti gli annunci e l’attivazione della creatività. Inoltre, è in grado di disattivare l’inventory ad alte emissioni senza influire sulle performance, il tutto arricchito da report puntuali.
“In Captify prendiamo sul serio la nostra responsabilità collettiva nei confronti della Terra e stiamo intensificando i nostri sforzi per ridurre le emissioni e adottare pratiche sostenibili” spiega Nelson Gregory Francesca, Sales Director di Captify Italy. “Il modo in cui operiamo online ha un effetto non indifferente sull’ambiente, per questo abbiamo sviluppato una soluzione per erogare le campagne attraverso un’inventory più ecologica, senza compromettere i risultati. Una bella sfida per tutto il settore, fortunatamente sempre più attento al tema”.
Nello specifico della partnership con Good Loop, viene adottata la suite di soluzioni Green Media, uno strumento educativo per rendere il segmento dell'advertising online più efficiente sotto il profilo dei consumi energetici. Il Green Ad Tag è in grado di misurare il peso dei file e di valutare il mix di editori, le strategie di acquisto, le offerte non andate a buon fine e l'intera trasmissione di dati necessaria per portare una campagna da A (l'ad server) a B (il dispositivo dell'utente), determinando così l'impatto negativo di ciascun elemento del processo sull'ambiente. I dati vengono poi raccolti da Good-Loop e visualizzati in una dashboard, che consente ai brand e alle agenzie di acquisire un quadro preciso della quantità di C02 rilasciata nell'atmosfera a seguito dell'erogazione di ciascuna campagna.