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19/01/2015
di Teresa Nappi

AQuest è Designer Of The Year 2014 per il CSS Design Awards. Merlin: «Ora puntiamo all'espansione»

Con il ceo e creative director di AQuest, Fabio Merlin, scopriamo le caratteristiche vincenti della web agency veronese e gli obiettivi per questo nuovo anno

AQuest, creative digital agency internazionale con sede nella provincia di Verona, ha ricevuto il prestigioso riconoscimento di “Designer Of The Year 2014 (DOTY)” da parte del CSS Design Awards, istituzione del design e vetrina mondiale che celebra talenti cattura le novità nella rapida evoluzione del web design.

Il segreto del successo di questa squadra formata da oltre 50 persone tra ingegneri, informatici, grafici, sviluppatori, copy e creativi, sta nel fatto di vedere le cose in modo differente e sviluppare ogni singolo progetto con la massima cura e attenzione. E’ questo l’approccio vincente che, insieme a grande passione per il proprio lavoro, originalità e creatività senza confini, l’agenzia offre sia alle piccole start up che alle grandi multinazionali presenti nel portfolio. Nata nel 1994 in provincia di Verona come agenzia di digital marketing locale per diventare poi, con il tempo, un’agenzia internazionale. Composta da un team giovane (età media 27 anni) e dinamico, in questi 20 anni l’agenzia ha avuto modo sviluppare competenze in tutti i campi della comunicazione, con particolare focus su quella digitale come web design, creative storytelling, SEO, SEM & DEM, analytics, social media e mobile marketing, software solution, marketing strategies e consulenza.

Dei traguardi raggiunti e dei prossimi obiettivi dell'agenzia abbiamo parlato con Fabio Merlin, ceo e creative director di AQuest.

Il riconoscimento “Designer Of The Year 2014 (DOTY)” da parte del CSS Design Awards come influisce sul vostro operato?

Ricevere il riconoscimento come miglior agenzia al mondo ci mette di fronte alla bellissima responsabilità di essere innovativi in ogni progetto che affrontiamo. Un traguardo che ci sprona a migliorare sempre la qualità e il livello dei nostri lavori attraverso una continua ricerca e un costante sviluppo. La dimensione internazionale del premio ci pone anche come punto di riferimento e influencer del settore.

Quali caratteristiche sono state vincenti nel vostro percorso all’Award?

Le caratteristiche principali in un premio che dura 12 mesi sono sicuramente state la qualità dei lavori proposti: ogni progetto ha peculiarità e caratteristiche diverse uno dall’altro, non amiamo ripeterci e cerchiamo sempre di vedere le cose con occhi diversi.

Come avete chiuso il 2014 e quali obiettivi vi siete posti per il 2015?

Il 2014 è sicuramente stato un anno ricco di soddisfazioni. Anzitutto nel 2014 abbiamo registrato un incremento di fatturato pari al +44% rispetto all’anno precedente, e ne siamo assolutamente soddisfatti. In più, abbiamo ricevuto parecchi riconoscimenti internazionali: numerosi AWWWards per singoli progetti, un Lovie Awards nel settore fashion&beauty (Lubiam) e una prestigiosa nomination ai Cannes Lions, posizionandoci tra le migliori agenzie di livello internazionale.

Ci anticipa quali strategie caratterizzeranno il vostro nuovo anno? Avete in cantiere nuovi lanci o altro tipo di novità di cui possiamo già parlare?

Per il 2015 l’obiettivo principale è consolidare la dimensione internazionale dell’agenzia e continuare nella crescita. A tale scopo abbiamo da poco aperto un branch office a Londra, nel quartiere Southbank. Guardiamo con interesse al mercato inglese, che rappresenta un’enorme opportunità in termini di valore, ma anche di brand in target. Londra in particolare è la porta d’accesso per il mercato in cui si sfidano i migliori al mondo, mercato in cui abbiamo dimostrato di poter concorrere. Inoltre, punteremo al consolidamento nel mercato italiano su brand di primissimo livello. Nel 2015 pubblicheremo, inoltre, alcuni progetti di respiro internazionale, uno in particolare a cui tengo molto: una case history unica che coinvolge uno dei brand più affermati nell’interior and decorative arts e un team di agenzie internazionali unite per la realizzazione. Stiamo anche progettando il redesign di una delle più importanti piattaforme TV on demand. Ed è solo l’inizio.

Ci descrive una case history particolarmente esemplificativa del vostro 2014?

Uno dei progetti più affascinanti è senza dubbio quello di 7MilaMigliaLontano (http://www.aquest.it/sevenmml - http://7mml.org). Si tratta di un viaggio intorno al mondo, alla scoperta delle abitudini alimentari del pianeta per riuscire a scattare una fotografia globale dell'umanità. Il progetto, di cui AQuest è partner tecnologico, è partito a giugno 2014 e si concluderà a marzo 2015, con arrivo all’Expo di Milano il cui tema centrale sarà proprio il food.

7MilaMiglia è un progetto imponente e di grande importanza sociale, oltre che mediatica, a cui abbiamo dedicato molte risorse per realizzare qualcosa di unico: un hub in grado di raccontare in real time il viaggio dei vari team (composti da fotografi e videomaker professionisti), attraverso la raccolta di contenuti testuali e visual geolocalizzati, questi ultimi integrati con le piattaforme social (Twitter, Instagram, Youtube). Si tratta di una forma di storytelling che si richiama al diario di viaggio, con il risultato di fornire agli utenti un aggiornamento costante sullo spostamento dei viaggiatori: Kazakistan, Cina, Canada, Panama, Bolivia fino all’Africa e poi l’arrivo a Milano, in pieno Expo. Il tutto attraverso un’esperienza di navigazione in grado di ricreare emozioni, atmosfere, orizzonti respirati dai viaggiatori.

Quali sono i clienti attualmente attivi per AQuest?

Lavoriamo con decine di clienti, da startup a multinazionali. Per ognuno di questi, indipendentemente da settore o tipologia, sviluppiamo progetti unici, gli stessi che ci hanno permesso di ottenere il premio DOTY 2014. Tra i nostri clienti, solo per citarne alcuni, ci sono Mondadori, Melegatti, Byblos, Gaudì, Masi, Schüco, LubiamGlaxoSmithKline.

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