• Programmatic
  • Engage conference
  • Engage Play
30/11/2015
di Lorenzo Mosciatti

Alberto Mari, Outbrain: «Al Forum riflettori puntati sulle opportunità del Native»

Nel corso della prima giornata di lavori della manifestazione organizzata da IAB Italia, il country manager dell'azienda sarà protagonista di un workshop

Il native adv può essere definito uno degli elementi trainanti del mercato digitale moderno. Ne è convinto Alberto Mari, Country Manager Outbrain Italia, che a Engage racconta la sua azienda e le prospettive di crescita.

Come si chiuderà il 2015?

E' stato un anno di grande crescita, con nuovi e importanti editori che sono entrati a far parte del nostro network come RCS e Mondadori. Il fenomeno Native è esploso grazie alle potenzialità del formato e alle mutate esigenze del pubblico online. Sempre più brand si sono rivolti a noi riconoscendo da un lato la qualità del formato e degli editori partner, dall’altro l’efficacia delle azioni di content discovery in tutta la filiera commerciale. Nel 2015 abbiamo anche rilasciato un potente strumento di KPI optimization per portare il content marketing verso obiettivi legati a performance.

Qual è lo stato del native adv in Italia? E il futuro?

Il Native è esploso nel 2015, grazie all’efficacia del formato e all’impegno dei numerosi attori del mercato. Ora il mercato ha bisogno di una maggiore regolamentazione, come è avvenuto per esempio in UK con la pubblicazione da parte di IAB di alcune linee guida in ottica di trasparenza verso il lettore. Outbrain è membro del tavolo di lavoro IAB sul Native e ci stiamo attivando per pubblicare una traduzione italiana proprio di queste linee guida.

IAB Forum: quali sono le vostre aspettative?

IAB Forum è l’evento principale per il digital in Italia e noi saremo presenti con un workshop dal titolo "Le opportunità del Native", l'1 dicembre alle ore 17.15. Crediamo che, in qualità di azienda leader in questo settore, sia nostro compito contribuire con un’attività di education. Il nostro workshop non sarà una presentazione commerciale: racconteremo, con esempi tratti dallo scenario internazionale, come il native rappresenti uno strumento fondamentale nella comunicazione digitale e come tutti gli attori coinvolti possano trarne grande beneficio.

Il digitale in Italia è davvero in ripresa?

Partiamo da alcuni dati: l’85% degli italiani è online e, in media, un utente rimane collegato due ore al giorno (Audiweb, ndr). Sono numeri in continua crescita, tuttavia le opportunità di comunicazione per le aziende con questi consumatori sono per la maggior parte inesplorate. Si pensi al mobile:  rappresenta ormai la fetta più grande del tempo speso online ma è ancora una voce minoritaria di spesa nei budget marketing. È quindi compito delle aziende che operano in questo settore trovare modelli di comunicazione adeguati. Il Native è uno di questi e rappresenta probabilmente la killer application per il mobile.

Una case history 2015 che vuole raccontarci?

Per Europ Assistance, leader nel suo settore, e insieme all’agenzia InTarget che ha curato il progetto di comunicazione, abbiamo realizzato una campagna di content discovery con l’obiettivo di acquisire nuova utenza potenzialmente interessata alla protezione e alla sicurezza in viaggio. Gli annunci native hanno registrato un CTR medio dello 0,11% contribuendo in maniera decisiva a conquistare il 94% di nuovi visitatori sul sito e il 10% dell’utenza intercettata ha iniziato il processo d’acquisto. Questi dati testimoniano la reale capacità di engagement dei contenuti.

scopri altri contenuti su

ARTICOLI CORRELATI