di Simone Freddi

Gruppo DigiTouch, investimenti in vista. Mobile commerce tra le priorità

La società guidata da Simone Ranucci Brandimarte conferma la volontà di crescere e identifica nei nuovi device un segmento strategico per il completamento della propria offerta

Simone Ranucci Brandimarte

Rafforzata nel primo semestre la propria offerta omnichannel con l’operazione di Conversion - NextMove, Gruppo DigiTouch intende consolidare il proprio posizionamento sul mercato attraverso nuovi investimenti nell’ambito della filiera mar-tech. La società, quotata sul mercato AIM, guarda con particolare interesse al settore del mobile commerce, ritenuto strategico per il completamento della propria offerta come spiega a Engage il presidente della società Simone Ranucci Brandimarte.

«Negli ultimi anni – ricorda Ranucci - abbiamo perseguito una strategia di crescita organica integrata con operazioni per linee esterne. In un mercato sempre più maturo, i grandi clienti hanno bisogno di interagire con fornitori strutturati per garantire un alto livello di servizio, un'offerta integrata e una certa flessibilità». Il mercato secondo il manager sta cambiando: «Da una “fase uno” del digitale fatta di aziende piccole e iper-specializzate, passiamo a una fase due in cui in ogni paese si sviluppano dei “poli digitali aggreganti”, ossia delle aziende digitali a tutto tondo in grado di offrire competenze avanzate nei campi della tecnologia, dell'ecommerce, del marketing». Gruppo Digitouch, dice Ranucci «vuole essere una di queste aziende e per realizzare questo obiettivo è importante investire nella crescita e acquisire competenze in modo veloce» se si vedono delle opportunità.

L'anno che volge al termine ha messo ancora di più sotto i riflettori il ruolo trainante del digitale nei processi economici. Con la Digital Tranfsormation che sarà anche al centro dell'agenda politica per il rilancio del Paese nella post-pandemia, dove vede Ranucci maggiori potenzialità? «La domanda di digitale sta crescendo in tutti i settori, ma non tutta l'offerta si sta adeguando con la stessa rapidità. A livello di tecnologie, vediamo da parte delle aziende un enorme bisogno di strutturare la propria offerta di data management, in Italia in particolare siamo alle prime armi rispetto ai mercati anglosassoni. C'è una opportunità enorme di progettare, strutturare e ottimizzare la propria capacità di gestione dei dati, e estrarre da questi dati opportunità commerciali importanti, nell'interesse delle aziende e dei consumatori».

Di fronte a questo scenario, Gruppo DigiTouch conferma sia l’approccio acquisitivo che la crescita organica e sta valutando nuovi investimenti a breve termine per ampliare il proprio portafoglio di offerta. «Una delle aree che stiamo guardando con maggiore attenzione è quella del mobile commerce», dice Ranucci a Engage. «I volumi e l'attenzione per gli acquisti da parte dei giovani si stanno spostando completamente sul mobile. Il 90% degli acquisti della “generazione zeta” sono sui device portatili. D'altra parte, oggi solamente il 12% delle applicazioni transattive dei retailer risultano in linea con le esigenze della domanda. C'è quindi un notevole gap tra domanda e offerta ed è un settore in cui siamo pronti a investire».

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