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01/09/2022
di Simone Freddi

Connected-Stories raccoglie 2 milioni di dollari da BlackSheep e accelera lo sviluppo tecnologico e commerciale

Iniezione di capitali per la piattaforma di gestione creativa delle campagne video di cui è Ceo Claudio Vaccarella. Focus su mercato USA e tecnologia DCO

Da sinistra: Claudio e Tommaso Vaccarella, rispettivamente Ceo e General Manager di Connected-Stories

Da sinistra: Claudio e Tommaso Vaccarella, rispettivamente Ceo e General Manager di Connected-Stories

Iniezione di capitali per Connected-Stories: la piattaforma, usata da brand e agenzie per creare facilmente campagne video dinamiche grazie a una tecnologia di intelligenza artificiale, ha annunciato di avere ottenuto un finanziamento del valore di 2 milioni di dollari guidato dal fondo BlackSheep.

I capitali serviranno alla società di cui è Ceo Claudio Vaccarella a finanziare i prossimi sviluppi di prodotto, oltre a favorirne l’espansione commerciale con un occhio di riguardo per gli Stati Uniti, dove il video già assorbe oltre la metà della spesa in programmatic advertising.

Si tratta del primo round di finanziamento per Connected-Stories, che è nata nel 2016 ed ha uffici a Milano, Roma e New York. Tra i suoi maggiori clienti, la società cita grandi gruppi della comunicazione, come Dentsu e Omnicom, oltre ad aziende come McDonald’s, Audi, Mercedes, Bacardi, AT&T e Sky Broadcasting, che utilizzano la piattaforma per rendere la loro pubblicità più avvincente e personalizzata, e quindi più efficace.

"Questo è un momento entusiasmante per Connected-Stories e per la tecnologia creativa nel video", afferma Claudio Vaccarella, Ceo di Connected-Stories. "I marketer spendono sempre di più in video ogni trimestre e, allo stesso tempo, stanno guardando al di là dell’audience targeting per trovare altri modi con cui migliorare l'efficienza delle loro campagne e ottenere l’attenzione dei consumatori”.

Con la rapida crescita del programmatic advertising negli ultimi dieci anni, aziende e agenzie si sono abituati ad applicare strategie basate sui dati principalmente nella distribuzione sui media delle loro campagne, mentre meno attenzione è stata prestata all'utilizzo dei dati per migliorare la creatività stessa, con la cosiddetta dynamic creative optimization (DCO). Una prospettiva che ora potrebbe cambiare: “con la pianificazione media che lotta con la perdita di segnali-chiave come i Mobile Ad ID (MAID) e i cookie di terze parti, l'ottimizzazione della creatività è riemersa come una priorità assoluta per marchi e agenzie”, scrive Connected-Stories.

Mentre la tecnologia DCO viene applicata di routine agli annunci display standard, Connected-Stories è la prima tecnologia cloud di DCO nativa appositamente creata per la pubblicità video, con supporto per tutti i formati di annunci esistenti e gli strumenti per innovarne di nuovi. “La nuova generazione della nostra piattaforma è in fase di test da parte di partner selezionati di Stati Uniti e UE e vediamo già che stiamo portando i flussi di lavoro creativi degli annunci video a un livello superiore", afferma Claudio Vaccarella.

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