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16/03/2023
di Andrea Di Domenico

Meta non trova l’accordo con la Siae: via le canzoni da Facebook e Instagram

Manca l'intesa economica sul diritto d'autore. “Decisione unilaterale che lascia sconcertati”, commenta l’agenzia in una nota

Meta, al via la rimozione delle canzoni protette da Siae

Meta, al via la rimozione delle canzoni protette da Siae

Via la musica protetta dalla Siae da Facebook e Instagram. Meta, infatti, ha annunciato il via alla procedura di rimozione del repertorio Siae dalla sua libreria musicale per il mancato rinnovo dell'accordo di licenza con il più noto organismo di tutela del diritto d’autore in Italia.

"Purtroppo non siamo riusciti a rinnovare il nostro accordo di licenza con Siae", ha comunicato un portavoce di Meta. "La tutela dei diritti d'autore di compositori e artisti è per noi una priorità e per questo motivo da oggi avvieremo la procedura per rimuovere i brani del repertorio Siae nella nostra libreria musicale.


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Entro le prossime 48 ore, tutti i reels, le storie e i video accompagnati da brani musicali protetti dalla Siae dovrebbero essere rimossi o silenziati. I creatori avranno la possibilità di sostituirli con altro materiale liberamente disponibile.

Meta: abbiamo accordi per la musica in oltre 150 Paesi

“Crediamo che sia un valore per l'intera industria musicale permettere alle persone di condividere e connettersi sulle nostre piattaforme utilizzando la musica che amano. Abbiamo accordi di licenza in oltre 150 paesi nel mondo, continueremo a impegnarci per raggiungere un accordo con Siae che soddisfi tutte le parti", ha detto ancora il portavoce di Meta, riferendosi a trattative ancora in atto.

La replica della Siae

Dura la risposta della Siae, da cui si intuisce che alla base del mancato accordo ci sia una ragione economica. ''La decisione unilaterale di Meta lascia sconcertati gli autori ed editori italiani'', ha replicato l’agenzia in una nota. ''A Siae viene richiesto di accettare una proposta unilaterale di Meta prescindendo da qualsiasi valutazione trasparente e condivisa dell'effettivo valore del repertorio. Tale posizione, unitamente al rifiuto da parte di Meta di condividere le informazioni rilevanti ai fini di un accordo equo, è evidentemente in contrasto con i principi sanciti dalla Direttiva Copyright per la quale gli autori e gli editori di tutta Europa si sono fortemente battuti''.

''Colpisce questa decisione – ha aggiunto la Siae -, considerata la negoziazione in corso, e comunque la piena disponibilità di Siae a sottoscrivere a condizioni trasparenti la licenza per il corretto utilizzo dei contenuti tutelati. Tale apertura è dimostrata dal fatto che Siae ha continuato a cercare un accordo con Meta in buona fede, nonostante la piattaforma sia priva di una licenza a partire dal 1 gennaio 2023. Siae non accetterà imposizioni da un soggetto che sfrutta la sua posizione di forza per ottenere risparmi a danno dell'industria creativa italiana”.

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