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04/02/2022
di Teresa Nappi

Yahoo nomina Corrado Massaro nuovo Country Director per l'Italia e accelera sul fronte ad tech

Il manager riporterà a Josh Partridge, Head of EMEA. Buoni i risultarti raggiunti su CTV e DOOH nel Q4 dello scorso anno, che ha visto inoltre crescere del 64% a livello mondiale (e del 127% in Italia) il business della DSP della società

Corrado Massaro è il nuovo Country Director di Yahoo Italia

Corrado Massaro è il nuovo Country Director di Yahoo Italia

Nell’ambito di una riorganizzazione internazionale che parte con il 2022, Yahoo - oggi guidata dal Ceo Jim Lanzone -, ridefinisce i suoi vertici anche nel nostro mercato e nomina Corrado Massaro nuovo Country Director di Yahoo Italia.


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Corrado Massaro, che riporterà a Josh Partridge, Head of EMEA, contribuirà a sostenere il business di Yahoo che, a livello globale, nel quarto trimestre del 2021 ha registrato una crescita YoY del business della DSP del 64% e della SSP del 40%.

Anche in Italia è stata rilevata una crescita YoY (2021 vs 2020) del business legato alla DSP del 127%, e un incremento del 47% di clienti attivi sulla piattaforma rispetto al Q4 dell’anno precedente.

Chi è Corrado Massaro, nuovo Country Director di Yahoo Italia

Corrado Massaro, professionista esperto in advertising e in tecnologie digitali al servizio della comunicazione e del marketing, ha ricoperto il ruolo di Sales Director di Yahoo Italia dal settembre 2021, ma la sua collaborazione con la sfera Yahoo, Verizon Media, Oath, Microsoft Advertising ha radici più lontane. È il 2004, quando entra nel team di lavoro della sede italiana del colosso di Redmond come Account Executive.

In Microsoft rimane per 11 anni con responsabilità sempre più rilevanti fino a diventarne l’Head Of Media Agencies. Nel settembre del 2015, quando la business unit advertising diventa AOL, è nominato Sales Director per l’Italia. Con il rebranding in Oath, nel 2017, è confermato alla guida delle vendite in Italia fino a dicembre 2018 con il passaggio a Verizon Media. Incarico che mantiene anche a partire dall’agosto dello scorso anno, quando l’azienda diventa Yahoo.

Una riorganizzazione globale per Yahoo

A partire da quest’anno, Yahoo intende ancora di più posizionarsi sul mercato come “partner fidato, capace di garantire performance, audience su larga scala e di guidare una crescita reale per i propri clienti”, spiega in un blog post Iván Markman, Chief Business Officer di Yahoo. A concorrere al raggiungimento di questo obiettivo, Yahoo sta attuando una profonda riorganizzazione, allineando in modo più profondo le proprie operations e promuovendo una strategia e un modus operandi coeso nel mondo.

Rientra in questo quadro la nomina di Elizabeth Herbst-Brady come Head of Global Revenue & Client Solution, che riunisce le squadre che si occupano di supply, demand e partnership strategiche a livello globale con l’obiettivo di offrire ai clienti una proposta unificata che contribuirà ad accelerare la crescita di Yahoo.

Elizabeth Herbst-Brady ha ricoperto in precedenza la carica di Head of U.S. Field Sales e, più recentemente, quella di Head of North American Sales & Global Client Solutions: sotto la sua direzione si sono registrati sei quarter di crescita consecutivi YoY.

Un'esecuzione globale veramente efficace richiede però anche una profonda collaborazione tra go-to-market, marketing e operazioni commerciali. Per raggiungere questo obiettivo, Kalina Nikolova sarà a capo di Global Operations & Strategy, e Jen Whelan guiderà la Yahoo for Business Global Marketing Organization.

Il 2021 di Yahoo

Nello stesso blog post che annuncia la riorganizzazione in atto in Yahoo con la definizione della nuova squadra di vertice, Iván Markman ripercorre il 2021 della società. Definito “eccezionale” dal manager, lo scorso anno ha visto la nascita della nuova Yahoo, la cui guida è stata affidata al Ceo Jim Lanzone dopo il completamento dell’acquisizione da parte di Apollo Global Management delle attività media di Verizon.


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Tra i fatti significativi che hanno caratterizzato il 2021 di Yahoo il manager indica innanzitutto le collaborazioni avviate con importanti brand come Condé Nast, VIZIO, Catalina, Tubi e NBCUniversal, e il successo dei prodotti e dei servizi offerti attraverso l’ad tech stach unificato “che ha garantito a publisher e inserzionisti maggiori reach e trasparenza”, puntualizza Markman, e grazie al quale si sono potute attuare per i clienti strategie omnichannel su media sempre più promettenti e ricercati come CTV e DOOH.

Il business legato alla CTV di Yahoo è cresciuto del 141% rispetto al 2020, mentre sul fronte DOOH l’incremento registrato è stato del 220%, grazie anche al ritorno del mondo a una nuova normalità.

Ma non solo: secondo quanto dichiarato dal Chief Business Officer di Yahoo, lo scorso anno la società si è imposta come “la DSP numero 1 per molti di nostri SSP DOOH partner”, dice il manager.

Nel Q4, come detto, la DSP di Yahoo è cresciuta del 64% anno su anno e la sua SSP del 40% sul 2020. “Più di 200 clienti della DSP stanno spendendo oltre un milione di dollari con Yahoo”, ha aggiunto su questo il manager.

Serrato anche l’impegno della società sul fronte identity: “Lo scorso anno, Yahoo ConnectID è stata adottata da grandi editori e piattaforme tra cui BuzzFeed, The Arena Group (formerly Maven), CafeMedia, and Mediavine, su cui ha permesso di registrare un aumento dell’80% dei tassi eCPM sui browser cookieless Safari e Firefox. Più di 11.000 domini editoriali hanno adottato Yahoo ConnectID, e oltre 1.200 inserzionisti stanno attivando direttamente i loro dati di prima parte con la soluzione. La soluzione è diventata interoperabile con Epsilon, Catalina, NCSolutions, IRI, mParticle, Adobe e Merkury di Merkle, tra gli altri. E negli ambienti senza ID, gli inserzionisti e gli editori hanno accesso alle Next-Gen Solutions di Yahoo, che sfrutta la potenza dei ‘contextual and real-time device data signals’ per dedurre il pubblico e fornire messaggi pertinenti”, scrive Markman.

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