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di Alessandra La Rosa e Francesco Leone

Programmatic Day 2023, Buluggiu (MGID) e Bahadori (Metup): il native dal digital all'omnicanalità

Quali sono le nuove sfide per gli editori, e come sta evolvendo la monetizzazione dei contenuti digitali in uno scenario caratterizzato dal progressivo abbandono dei cookie? Questi i temi al centro dell’intervento al Programmatic Day di Sara Buluggiu, VP Global Publisher di MGID, società specializzata in particolare in soluzioni di native advertising, e Shahram Bahadori, Ceo di MetUp, player attivo nel settore delle tecnologie di monetizzazione ed editore esso stesso.

«MGID nasce 15 anni fa e in Italia è presente dal 2018, dappirma con un altro marchio e poi dal 2020 come MGID – spiega Sara Buluggiu –. Il nostro obiettivo è rinnovare l’approccio al native puntando in particolar modo sul concetto di personalizzazione del widget all’interno della pagina. Abbiamo la fortuna di avere un rapporto stretto con chi pensa e studia il prodotto, e questo ci consente di poterlo customizzare sulle esigenze dell’editore, puntando sempre al rispetto della user experience». La società è in piena espansione, anche a livello di offerta, con nuove soluzioni come Audience Hub, che consente agli editori, in ambiente cookieless, di ottenere informazioni sui loro utenti a livello di tempo speso e di interazione con la pagina, e sta attualmente lavorando allo sviluppo di un’offerta video, che verrà lanciata nel corso dell’anno.


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I percorsi di MGID e MetUp si sono incrociati nel 2019, quando le due società hanno dato vita a una collaborazione sinergica, «poi sfociata nel 2022 in un’impresa imprenditoriale compartecipata», ha spiegato Shahram Bahadori sul palco del Programmatic Day.

Nel corso del suo speech, Bahadori ha posto l’accento su quelle che sono le nuove sfide degli editori sul fronte della monetizzazione: «Quella più rilevante è trovare giusta proposizione tra spazi adv e contenuti forniti all’utente, meno sono i contenuti, meno è il tempo di esposizione dell’utente alla pagina e dunque l’offerta pubblicitaria che si può proporre», ha spiegato il manager, sottolineando come sia importante, più che sulla quantità di pagine viste, puntare sulla qualità dei contatti raggiunti. Un approccio che garantisce non solo migliori risultati a brand ed editori, ma anche una maggiore sostenibilità ambientale.

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