di Simone Freddi

Mint annuncia il nuovo Ceo Lorenzo Larini e rilancia i piani di espansione internazionale

Il manager, che prende le redini della società MadTech dopo essere stato a.d. di Ipsos Nord America, lavorerà da New York. Tra gli obiettivi, crescita organica nei mercati chiave e acquisizioni strategiche

Lorenzo Larini è il nuovo Ceo di Mint

Lorenzo Larini è il nuovo Ceo diMint, la società MadTech italiana nota per la piattaforma software di Advertising Resource Management che consente di coordinare e gestire tutte le operazioni pubblicitarie digitali con un unico strumento.  

La nomina di Larini, figura di alto profilo che entra a far parte del gruppo dopo il suo mandato come Ceo di Ipsos Nord America, sottolinea la volontà di Mint di proseguire nell’espansione internazionale. Il nuovo Ceo lavorerà dall’ufficio di New York dove supervisionerà l’espansione del gruppo in questo mercato chiave in una visione di crescita globale.

Prima di Ipsos, Lorenzo Larini ha ricoperto ruoli dirigenziali senior all’interno della divisione tecnologica di Gartner e vanta una grande esperienza nello sviluppo di strategie di crescita aziendale, nel campo dei media e della tecnologia.


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Andrea Pezzi diventa Chairman

L’ex amministratore delegato e fondatore di Mint, Andrea Pezzi, ha assunto la posizione di chairman dal 4 dicembre del 2023, mantenendo comunque un ruolo attivo nelle operations dell’azienda.

Pezzi supervisionerà il passaggio al nuovo amministratore delegato con quale condividerà la delega per i primi due trimestri del 2024. “Penso che ogni fondatore debba avere la capacità di diventare irrilevante per la propria azienda", commenta l’imprenditore, che prosegue: "Chi vede prima degli altri una strada non è necessariamente la persona migliore per percorrerla fino in fondo. Le grandi idee camminano sulle gambe degli uomini e delle donne che, da queste idee, vengono attratti. Il mio orgoglio è quello di essere riuscito a fare di Mint un 'place to be' per chiunque abbia talento, visione e grande capacità di execution. L'arrivo di Lorenzo conferma tutto questo e arricchisce enormemente il valore del capitale umano di Mint”.

Riguardo la sua nomina, Larini ha affermato: “Come le organizzazioni di ogni settore e aree geografiche hanno sperimentato in passato per ERP o CRM, la conseguenza naturale della complessità e della frammentazione è la mancanza di governance, trasparenza ed efficienza: che è una gigantesca opportunità di ottimizzazione per ogni dollaro speso oggi in pubblicità. Mint offre una soluzione aziendale all'avanguardia, abilitata dall'intelligenza artificiale, aperta e altamente integrata per il processo pubblicitario end-to-end, che dà alle organizzazioni e ai loro team di marketing il pieno controllo. Mint completa l’ecosistema software aziendale per consentire all’azienda del futuro basata sui dati in tempo reale, un vantaggio competitivo molto chiaro in un mercato in cui l’incertezza continuerà ad essere l’unica certezza”.

Mint, le strategie del 2024

Dopo aver attraversato un anno di consolidamento del prodotto nel 2022, l'obiettivo di Mint nel 2023 è stato quello di perfezionare e semplificare il proprio modello operativo e di introdurre funzionalità all'avanguardia basate sull'utilizzo dell’intelligenza artificiale. Nel corso dell'anno, spiega una nota stampa, l'azienda ha ottenuto una continua crescita, accelerata in termini di numero di clienti e di fatturato, continuando ad espandersi oltre all'Italia, in Francia, Regno Unito, Germania e Stati Uniti.

Guidata da Larini, Mint nel 2024 proseguirà a lavorare sulle opportunità di crescita sia organica che inorganica, nei settori chiave così come nelle aree geografiche principali e ad espandere le sue partnership strategiche nell’intero ecosistema tecnologico aziendale.

Larini, tra le altre cose, è stato amministratore fiduciario del Committee for Economic Development, un think tank di politica pubblica, ed è membro del consiglio dell'organizzazione no-profit Harambe Entrepreneur Alliance, a sostegno delle startup in Africa. Nell’ultimo decennio, gli “Harambeani” hanno creato diverse imprese tecnologiche come Andela, Flutterwave e Yoco, che complessivamente hanno generato oltre 3.000 posti di lavoro in Africa e raccolto oltre 1 miliardo di dollari da Google Ventures, Cre Ventures e Accel.

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