• Programmatic
  • Engage conference
  • Engage Play
21/03/2023
di Simone Freddi

Antonella La Carpia, Teads: «Le Attention Metrics aprono nuovi scenari per il media online»

Antonella La Carpia

Antonella La Carpia

Nel mercato della pubblictà online, le cosiddette Attention Metrics – tecniche che permettono di misurare il grado con cui gli utenti esposti alla pubblicità siano focalizzati su di essa, in termini di tempo e intensità della concentrazione – sono uno degli ambiti emergenti che possono aiutare le aziende nelle loro strategie media.

Il tema è al centro dei riflettori della industry: come ha evidenziato l’Osservatorio Internet Media della School of Management del Politecnico di Milano, se da un lato le aziende mostrano genericamente un forte interesse per questo genere di metriche, dall’altro solo un investitore pubblicitario su 10 dichiara di averne già una conoscenza approfondita.

“Colpa”, forse, del tanto lavoro ancora da fare verso la definizione di standard e metodologie condivise e interoperabili a livello di industry. «In questo momento non esiste un sistema unificato per misurare l’attenzione. Si stanno valutando varie metriche, a livello di mercato si dovranno definire delle priorità rispetto a quelle che sono più funzionali agli obiettivi dei clienti», ci ha detto Antonella La Carpia, VP Global Marketing di Teads, martedì a Milano a margine del convegno “Internet advertising: misurare con attenzione!” organizzato dall’osservatorio Internet Media, di cui è stata tra gli speaker.

Proprio Teads, infatti, con il suo Attention Program si distingue tra gli operatori del mercato che più stanno investendo in quest’ambito. «Al momento, solo l’1% dei contenuti pubblicitari erogati online viene valutato con metriche qualitative, ed è necessario fare delle riflessioni profonde sull’efficacia degli investimenti. Da parte nostra, siamo convinti che le Attention Metrics siano destinate ad aprire un nuovo scenario rispetto a come verranno acquistati i media digitali e siamo impegnati nella creazione di un modello di riferimento specialmente negli ambienti slow media, che sono molto diversi dai contesti social», ci ha spiegato La Carpia.  

Più in generale, nell’ambito di uno scenario che per quanto concerne le tecniche di targeting e tracking delle attività media è in forte evoluzione, «la vera sfida è cercare di capire come guidare l’attenzione di una campagna pubblicitaria per ridurre il tempo di esposizione di un messaggio, al fine di impattare meno sull’ambiente, quindi anche tutte le misurazioni che in questo momento sono in atto rispetto alle valutazioni in termini di carbon footprint delle campagne pubblicitarie si incroceranno con questo dato fondamentale», ci ha detto Antonella La Carpia. «E’ questo il futuro del media che abbiamo in mente - ha concluso la VP Marketing di Teads -: più trasparente, più qualitativo e più sostenibile».

scopri altri contenuti su

ARTICOLI CORRELATI