Non ha reagito bene il mercato alla notizia della chiusura del lodo arbitrale sulla vendita della sede del Corriere della Sera di via Solferino. Il titolo di Rcs MediaGroup ha chiuso oggi le contrattazioni con un calo di quasi il 6,2% a 0,75 euro, dopo essere sceso in giornata fino a 0,70 euro.
Il lodo arbitrale ha rigettato tutte le richieste di Rcs nei confronti del fondo statunitense Blackstone, che non dovrà dunque versare al gruppo editoriale milanese alcun indennizzo, stimato in circa 80 milioni, per l’acquisto nel 2013 dell'immobile di via Solferino, sede storica del Corriere della Sera.
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Urbano Cairo, dopo aver successivamente acquisito il controllo di Rcs, aveva contestato il prezzo di vendita dell'immobile fissato a 120 milioni di euro, chiedendo l’annullamento dell'atto. Anche perché Blackstone nel frattempo aveva stipulato un accordo nel 2018 per vendere l’immobile ad Allianz a 250 milioni di euro, un’operazione bloccata dal contenzioso avviato da Rcs.
“Sia pure in un contesto non privo di alcune ambiguità e incertezze, non sono emerse sufficientemente univoche da far ritenere provato che, quando fu stipulato il contratto del quale si discute, Rcs si trovasse un una situazione di difficoltà economica o finanziaria tale da incidere significativamente sulla sua capacità di autoderterminasi e, pertanto, da integrare il requisito necessario per configurare il reato di usura”, dice il Lodo. Nella nota che Rcs ha pubblicato dopo la decisione del Lodo emerge che il perito d'ufficio ha fissato in 153 milioni il valore dell'immobile, 33 milioni dunque sopra quello di vendita.
Adesso Rcs rischia di dover fronteggiare una causa giudiziaria a New York da parte di Blackstone che potrebbe costargli fino a 600 milioni di euro. Il procedimento era stato fermato in attesa del lodo arbitrale e ora dunque, se Blackstone lo riterrà opportuno, potrà ripartire.