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13/05/2025
di Lorenzo Mosciatti

RCS MediaGroup: la pubblicità a +3,7% nel primo trimestre 2025

Il gruppo editoriale chiude i tre mesi con ricavi, margini operativi e posizione finanziaria netta in miglioramento. Ok gli abbonamenti

(foto Media Center RCS)

(foto Media Center RCS)

Il primo trimestre del 2025 ha segnato un avvio positivo per RCS MediaGroup. Il gruppo editoriale ha chiuso i primi tre mesi del 2025 con ricavi, margini operativi e posizione finanziaria netta in miglioramento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, confermando la solidità del modello di business e l’efficacia delle azioni di contenimento costi e sviluppo digitale.

I ricavi consolidati di RCS si attestano a 169,6 milioni di euro, in lieve crescita rispetto ai 168,9 milioni del primo trimestre 2024 (+0,4%), con il fatturato digitale che rappresenta una quota pari al 27,8% del totale, per un valore complessivo di 47,1 milioni di euro, a conferma della crescente rilevanza delle piattaforme online nel portafoglio del gruppo editoriale. Particolarmente positivo l’andamento della raccolta pubblicitaria, +3,7% anno su anno, raggiungendo i 59,4 milioni. Di questi, ben il 47,5% proviene da canali digitali. I ricavi editoriali e diffusionali sono risultati invece pari a 76,6 milioni, in flessione di 3,2 milioni principalmente a causa del calo dei ricavi da opere collaterali (-2,4 milioni) e dei ricavi diffusionali del gruppo m-Dis.

Per quanto riguarda gli abbonamenti digitali, a fine marzo la customer base totale attiva per il Corriere della Sera (digital edition, membership e m-site) è risultata pari a 689 mila abbonamenti, quella dei prodotti pay Gazzetta (G ALL, G+, GPRO e Fantacampionato)  a 265 mila abbonamenti (fonte interna). In Spagna, El Mundo ha raggiunto 165.000 abbonamenti digitali, Expansión 116.000. 


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L’Ebitda di RCS è salito a 14,6 milioni, in aumento di 2 milioni rispetto al primo trimestre 2024, portando il margine sui ricavi all’8,6% (dal 7,5%). Anche il risultato operativo (Ebit) registra un significativo miglioramento, passando da -0,6 milioni a +1,6 milioni, tornando così in territorio positivo. Nonostante il periodo stagionalmente debole per il settore editoriale, RCS riesce a contenere il risultato netto a -0,6 milioni, migliorando di 1 milione rispetto al 2024. La posizione finanziaria netta migliora sensibilmente, attestandosi a +20,1 milioni al 31 marzo 2025, rispetto ai +7,8 milioni di fine 2024, con un incremento di 12,3 milioni dovuto principalmente alla generazione di cassa della gestione operativa. L’indebitamento finanziario netto complessivo, comprensivo dei leasing ex IFRS 16, si riduce da 127,2 milioni a 109,4 milioni, rafforzando ulteriormente la struttura patrimoniale di RCS.

Il gruppo conferma la propria guidance puntando a margini Ebitda almeno in linea con quelli del 2024. Tuttavia, la società rimane prudente in merito all’evoluzione del contesto macroeconomico, sottolineando l’incertezza legata al protrarsi dei conflitti in Ucraina e Medio Oriente, e alla recente introduzione di dazi e limitazioni al commercio da parte degli Stati Uniti. In assenza di un peggioramento del quadro geopolitico, RCS si dice fiduciosa nella capacità di raggiungere i target prefissati, continuando a investire nel rafforzamento delle attività digitali e nella valorizzazione dei brand editoriali, già fortemente posizionati sui mercati italiano e spagnolo.

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