27/05/2020

Rcs-Blackstone, il primo round va a Urbano Cairo

La Camera arbitrale del Tribunale di Milano ha dato ragione all'editore milanese sulla questione di competenza e ha aperto la strada anche a possibili risarcimenti

Primo round a Urbano Cairo nella vicenda della vendita della sede del Corriere della Sera al fondo Blackstone. La Camera arbitrale del Tribunale di Milano ha infatti pronunciato “un lodo parziale e non definitivo, e di contestuale ordinanza istruttoria” sul caso e, se da un lato ha escluso l’invalidità del contratto di acquisto dell’immobile di via Solferino, esprimendosi così contro la richiesta di Rcs, dall’altro ha messo sul tavolo una serie di argomentazioni favorevoli ad Urbano Cairo, il patron del gruppo editoriale milanese, aprendo la strada anche a possibili risarcimenti. Secondo quanto si legge in un comunicato di Rcs, la Camera arbitrale ha dato ragione al gruppo editoriale sulla questione di competenza, “rinsaldando la posizione della Società (RCS) anche innanzi alla Supreme Court of the State of New York, e dimostrando che le domande avversarie ivi proposte sono prive di fondamento”. La lite dovrà dunque essere decisa dall’arbitrato in Italia e non, come sostenuto da Blackstone, anche a New York. Inoltre, la Camera arbitrale sostiene che “il comportamento dell’acquirente potrebbe dare luogo al risarcimento del danno in favore di RCS”. Il casus belli risale al 2013, quando Rcs vendette il complesso immobiliare di via Solferino, dove ha sede anche il Corriere della Sera, al fondo Blackstone per 120 milioni di euro. Nel 2018 Blackstone stava per rivendere gli immobili ad Allianz per la cifra di 250 milioni ma si è vista sfumare l’operazione proprio per le contestazioni di Cairo. Secondo l’imprenditore piemontese, che nel 2013 era azionista di minoranza di Rcs, il valore dell’immobile di via Solferino era infatti ben più elevato rispetto al prezzo di vendita, ovvero pari a circa 190-200 milioni. A sua volta Blackstone ha intentato due domande di risarcimento a New York a Rcs e a Urbano Cairo (il quale ne rimarrebbe comunque indenne grazie alla manleva approvata dal cda la scorsa estate). La Supreme Court of the State of New York ha quindi sospeso il giudizio nell’attesa dell’arbitrato di Milano.

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