Fabrizio Salini amministratore delegato, Marcello Foa presidente della Rai. Sono queste le decisioni prese dal consiglio dei ministri in vista dell’assemblea della Rai che dovrà ratificare il nuovo consiglio di amministrazione. Lo ha confermato al termine del consiglio il vicepremier Luigi Di Maio.
Romano, 51 anni, Salini è stato direttore di La7 fino allo scorso giugno. In precedenza ha lavorato dal 2003 al 2011 per Fox International Channels Italy, occupandosi del lancio dei canali di intrattenimento del network. Nel 2011 è quindi passato a Sky Italia dove si è occupato di Sky Uno e dei canali Sky Cinema. Nel 2012 entra nel board of directors di Switchover Media con il ruolo di head entertainment & factual channels gestendo il lancio dei canali Giallo e Focus. Nel 2013, dopo l'acquisizione di Switchover Media da parte di Discovery, entra nel gruppo come vice president content fiction & kids. Torna in Fox International Channels Italy a inizio 2014 come amministratore delegato, carica mantenuta sino alla fine del 2015 quando è diventato direttore de La7. A inizio 2018 è entrato nella casa di produzione Stand By Me come direttore generale.
Marcello Foa, classe 1963, giornalista, scrittore, è una firma storica de Il Giornale, ed è oggi direttore del Corriere Ticinese, sarà invece proposto come presidente.
"Abbiamo appena nominato i vertici della Rai. Oggi inizia una nuova rivoluzione culturale con i due nomi, Marcello Foa presidente e Fabrizio Salini amministratore delegato, che su proposta del ministro Tria, il presidente del consiglio e il Cdm hanno ritenuto all'altezza di questa grande sfida per liberarci dei raccomandati e dei parassiti", ha dichiarato Luigi Di Maio.
Si completa così, con le due nomine governative, il consiglio d’amministrazione della Rai. I quattro consiglieri eletti dal Parlamento sono Igor De Biasio, espresso dalla Lega, Rita Borioni, indicata dal Pd, Beatrice Coletti, candidata da M5S dopo essere stata la più votata sulla piattaforma Rousseau, Gianpaolo Rossi, designato da Forza Italia. Il settimo consigliere, per la prima volta votato dai dipendenti della Rai, è il tecnico di produzione Riccardo Laganà, 43 anni, fondatore di IndigneRai. E' convocata per mercoledì prossimo, 1 agosto, la commissione parlamentare di Vigilanza della Rai, chiamata a dare il suo via libera al nuovo presidente da parte di almeno i due terzi dei suoi componenti, ovvero 26 voti. Lega e M5S possono contare su 21 voti e dovranno quindi trovare gli altri consensi tra i deputati delle forze di opposizione.