Risultai brillanti nel secondo trimestre fiscale 2024-2025, chiuso a fine marzo, per The Walt Disney Company, che batte le attese di Wall Street grazie alla crescita della divisione streaming, alle solide performance dei parchi a tema e al successo delle vendite home video di "Moana 2". Il colosso californiano ha registrato un utile netto di 3,28 miliardi di dollari, rispetto alla perdita di 20 milioni nello stesso periodo dell’anno precedente. I ricavi sono saliti del 7%, raggiungendo i 23,62 miliardi di dollari.
A stupire è stato soprattutto il segmento streaming: Disney+ ha guadagnato 1,4 milioni di abbonati nel trimestre, raggiungendo quota 126 milioni, superando nettamente le previsioni di un calo. Tra i titoli trainanti, "Moana 2", "Mufasa: The Lion King" e la nuova serie originale "Daredevil: Born Again", con 7,5 milioni di visualizzazioni nei primi cinque giorni. L’intera divisione streaming (inclusa Hulu, che ha guadagnato 1,1 milioni di abbonati) ha visto i ricavi salire dell’8%, a 6,12 miliardi, con un utile operativo moltiplicato di oltre sette volte, a 336 milioni.
Anche i parchi divertimento e i prodotti per il consumatore hanno contribuito ai risultati positivi. Il segmento "Experiences" ha generato ricavi per 8,89 miliardi (+6%), con un utile operativo in crescita del 9% a 2,49 miliardi, grazie alla forte domanda nei parchi statunitensi e ai buoni risultati delle licenze. Tuttavia, i parchi internazionali hanno subito un calo del 23% nei profitti. In un’ottica di espansione, Disney ha annunciato l’apertura di un nuovo resort ad Abu Dhabi, il settimo del gruppo, anche se non sono stati ancora forniti dettagli su tempistiche o costi.
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Nel settore media tradizionale, i ricavi delle TV lineari sono scesi del 3%, a 2,2 miliardi, ma con un utile operativo in aumento del 20% per via di minori costi di produzione. Espn, pur vedendo i ricavi salire del 5%, ha subito un calo del 16% negli utili a causa dei maggiori costi legati agli eventi sportivi e ad un’uscita onerosa da una joint venture.
Bob Iger, CEO di Disney, si è detto “ottimista” per il resto dell’anno fiscale. La guidance 2025 prevede un utile per azione rettificato di 5,75 dollari (+16% anno su anno) e un flusso di cassa operativo di 17 miliardi, in aumento rispetto alle precedenti stime. Restano però le incertezze macroeconomiche, e gli investitori attendono chiarimenti su come il gruppo affronterà eventuali impatti dei dazi minacciati dall’amministrazione Trump, in particolare sui film prodotti all’estero.
Dopo un primo semestre definito “eccellente” da Iger, Disney guarda con fiducia al futuro, spinta da una pipeline cinematografica ambiziosa, l’imminente lancio del nuovo servizio Espn in streaming e una serie di progetti di espansione globale.