21/02/2020
di Vincenzo Stellone

Deva Publisher rinnova i siti del proprio network. Si parte con Pourfemme

Obiettivodel progetto di restyling è quello di aumentare la consideration e la retention dei siti. Alla concessionaria MovingUp il compito di valorizzare la nuova proposta editoriale

Dopo l’acquisizione del network editoriale della ex Trilud, avvenuta lo scorso ottobre (leggi di più qui), e aver annunciato importanti novità per l’inizio del 2020 (ne abbiamo parlato qui), Deva Publisher ufficializza oggi un rinnovo in toto dei siti acquisiti, la cui raccolta è affidata alla concessionaria MovingUp. L’asset di Deva Connection, nato in seguito all’imponente acquisizione di cui sopra, rilancia così la propria sfida nel mondo dell’editoria digitale, con un portfolio editoriale e commerciale sempre più moderno e al passo coi tempi, grazie alle numerose verticalità che propongono al mercato prodotti differenti con identità autonome e forti, in grado di intercettare target di pubblico ben profilati. Il processo di rinnovamento dei siti prende il via da Pourfemme, storico femminile del gruppo dei siti Deva, per proseguire, entro marzo, con Butta La Pasta, Ecoo, Tanta Salute e Alla Guida, seguiti poi da Design Mag, QNM, Stylosophy, My Luxury e Nanopress. L’ambizione è posizionarsi anche nel mercato spagnolo, già presidiato con importanti portali, come EllaHoy. A seguito di una profonda analisi e studio del mercato, Deva Publisher ridà dunque nuova vita ai suoi portali, con l’obiettivo di posizionarsi tra i circuiti più importanti per numero di pagine viste e di utenti unici. “Nel 2020 mapperemo il customer journey degli utenti per garantire loro un'esperienza di navigazione unica, sempre più esaustiva”, dichiara il CMO di Deva, Marco Micheli. «Conoscendo meglio i nostri visitatori, potremo adeguare in modo pertinente linee editoriali e strategie di marketing ai loro reali intenti di ricerca, e trasformarli in lettori prima, e in fan poi, e garantendo, al contempo, target di pubblico altamente profilati agli investitori”. Questa la mission dell’azienda per l’anno in corso, che per Deva, rappresenta comunque l'anno dell'esordio: “Ci troviamo appena nella fase 1.5 della nostra trasformazione digitale”, aggiunge Micheli. Grandi cambiamenti sono dunque ancora in fase di definizione per i siti di Deva Publisher, che, come dichiarato dal Ceo di Deva Connection, Valerio Stavolo, hanno un potenziale di raccolta a regime «tra i 5 e i 10 milioni di euro». Un obiettivo che, sempre secondo il Ceo, sarà raggiunto nel 2021.

Il lettore al centro della nuova proposta

Il rilancio delle testate parte innanzitutto da un processo di rebranding, nuovi layout e una proposta editoriale fresca e rinnovata in grado di soddisfare sia i diversi segmenti di utenti, sia nuovi potenziali investitori. “Stiamo portando avanti una vera e propria innovazione editoriale, basata su sperimentazioni costanti, che tende a valorizzare le esigenze dei lettori e a renderci sempre più competitivi sul mercato”, spiega Silvia Ballante, responsabile editoriale del gruppo. Gli utenti saranno al centro di numerose iniziative editoriali, sia online che offline, che avranno l’obiettivo di creare engagement e offrire delle esperienze più immersive. Anche lato social sono state annunciate moltissime novità volte al coinvolgimento della community, che avrà la possibilità di conoscersi e raccontarsi. “Le strategie implementate per la valorizzazione dell’esperienza degli utenti tengono conto delle peculiarità di ogni canale e delle diverse modalità di integrazione tra loro, finalizzate a un sempre maggiore coinvolgimento e fidelizzazione di tutta la nostra audience”, spiega Giovanna Cangemi, Marketing Operations Specialist di Deva Connection. Obiettivo principale del progetto, come detto, è aumentare la consideration e la retention presso la già nutrita customer base. A tale proposito va precisato che Deva Publisher può già contare su un traffico di circa 10.000.000 di utenti al mese e su una fanbase di 3.000.000 di profili sui vari canali. “Un’accurata visione strategica mirata a lavorare sul positioning dei vari portali consentirà di trasformare i siti in veri e propri brand. Anche questo permetterà ai nostri siti di competere all’interno dell’ecosistema digitale”, conclude Francesca Benni, Digital Strategist dell’azienda.

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