Ciaopeople ha dato il via al progetto Bridge, Branding, information and dissemination the cohesion policy to generate knowledge for european citizen and media professional, think tank di informazione e diffusione delle politiche di coesione rivolto ai cittadini europei e ai professionisti dei media.
Il progetto, focalizzato sulle "Misure di informazione sulla politica di coesione dell’UE", mira a incrementare la consapevolezza e la comprensione delle iniziative che costituiscono la spina dorsale dello sviluppo regionale e della solidarietà in Europa con una serie di iniziative editoriali che includeranno reportage, interviste esclusive e analisi. L'obiettivo è di rendere accessibili i temi della politica di coesione a un pubblico vasto e variegato, spiegando l'impatto delle politiche europee sulla vita quotidiana dei cittadini, in modo chiaro ma al tempo stesso coinvolgente.
Oltre alla produzione di contenuti, si è tenuto il 20 maggio a Milano un think tank aperto a 30 professionisti esperti del settore, tra cui Valentina Parasecolo, Media Relation Coordinator del Parlamento Europeo, Matteo Salvai, Head of Press and Media della Commissione Europea, Francesco Cancellato, Direttore editoriale di Fanpage-Ciaopeople, e Maurizio Molinari, Head of Office del Parlamento Europeo. Gli esperti si sono interrogati sul contesto politico attuale e su quali possano essere le soluzioni e le regole per una comunicazione pubblica e istituzionale più efficace.
Qui il video sull'evento:
L’incontro aveva come obiettivo la stesura di un manifesto, un vademecum che promuove una comunicazione chiara e accessibile che valorizzi l'impatto positivo delle politiche di coesione sulla vita quotidiana delle persone, attraverso i seguenti 10 punti:
- Chiarezza e trasparenza. Le informazioni devono essere facilmente comprensibili.
- Storie di vita. Bisogna utilizzare storie personali e testimonianze per mostrare l'impatto reale delle politiche di coesione sulla vita delle persone, delle comunità e realtà locali.
- Visibilità e presenza locale. Bisogna assicurarsi che i progetti finanziati dall'UE siano visibili nelle comunità locali veicolando i loro messaggi anche attraverso la presenza nei principali contenitori mediatici sul territorio.
- Uso dei social media. Le piattaforme social vanno sfruttate, anche con il coinvolgimento di creator, per raggiungere un pubblico più ampio e diversificato.
- Coinvolgimento dei media locali. È necessario collaborare con i media locali per garantire una copertura mediatica ampia e positiva dei progetti di coesione.
- Eventi e workshop. Vanno organizzati eventi e workshop per spiegare le politiche di coesione e i loro benefici, coinvolgendo cittadini, rappresentanti locali e stakeholder per creare un dialogo costruttivo e inclusivo.
- Infotainment. Si possono sviluppare format creativi che combinino informazione e intrattenimento, come eventi live, long form, branded content e serie TV. Questi format possono aiutare a semplificare informazioni complesse e renderle più accessibili.
- Partnership strategiche. Vanno create partnership tra l'UE e attori non istituzionali per campagne di comunicazione su grandi temi come la privacy, la diversità, il cambiamento climatico e altri temi di interesse comune.
- Educazione e sensibilizzazione. Si devono promuovere campagne educative nelle scuole e nelle università per sensibilizzare le nuove generazioni sull'importanza delle politiche di coesione.
- Monitoraggio e valutazione. L'efficacia delle strategie di comunicazione va monitorata e valutata, ascoltando il feedback dei cittadini e interagendo con loro.
Il manifesto ha il fine ultimo di suggerire delle guidelines e buone pratiche di comunicazione che possano accorciare la distanza in termini di percezione tra UE e cittadini.