Foto di Andrea Piacquadio (via Pexels.com)
In un contesto segnato da instabilità economica, rivoluzione tecnologica e nuovi stili di vita, i brand devono ripensare radicalmente il loro modo di entrare in relazione con i consumatori. A delineare il quadro è il nuovo Global Consumer Trends Report pubblicato da WARC, basato su un’ampia analisi condotta in collaborazione con GWI. Lo studio combina survey su 54 mercati globali, dati proprietari, casi studio e insight strategici, offrendo una visione completa dei principali fattori che guideranno le scelte d’acquisto nei prossimi mesi. L’obiettivo, è fornire ai responsabili marketing una mappa strategica per rimanere rilevanti oggi e domani.
1. Cresce il divario nel potere d’acquisto
Il costo della vita continua a pesare sulle famiglie, in particolare su quelle a basso reddito. Secondo il report, il 55% di questi consumatori preferisce acquistare prodotti economici o a marchio del distributore, rispetto a quelli di marca. Una tendenza che riflette la crescente polarizzazione del potere d’acquisto, con le fasce più benestanti che investono in beni premium e di lusso, mentre le altre cercano soluzioni accessibili. I brand sono chiamati a rivedere strategie di pricing e segmentazione per restare rilevanti su entrambi i fronti del mercato.
2. I creator conquistano fiducia e influenza
La fiducia dei consumatori si sposta sempre più verso fonti di informazione non tradizionali. Oggi il 57% delle persone si informa tramite i social media, più che attraverso TV o siti di news. In questo scenario, i content creator e gli influencer acquisiscono un ruolo centrale: il 47% degli utenti social ha effettuato almeno un acquisto negli ultimi 12 mesi basandosi su una loro raccomandazione. Autenticità, prossimità e capacità narrativa rendono queste figure strumenti strategici per i brand che vogliono costruire relazioni credibili e coinvolgenti.
3. L’intelligenza artificiale entra nel percorso d’acquisto
La diffusione di agenti AI sempre più sofisticati – da ChatGPT a Google Gemini – sta trasformando il modo in cui i consumatori interagiscono con i brand. Il 24% si dichiara già disposto a delegare agli assistenti virtuali i propri acquisti, percentuale che sale tra i più giovani. Non si tratta più solo di chatbot, ma di veri e propri agenti autonomi in grado di svolgere compiti complessi, come prenotare viaggi o ordinare generi alimentari. I marketer dovranno dunque ripensare la presenza dei brand nelle ricerche AI-driven, ottimizzando contenuti e customer experience.
4. Benessere al centro delle scelte
La salute è sempre più al centro della vita quotidiana e delle scelte di consumo. Il 77% dei consumatori si dice preoccupato per i rischi legati agli alimenti ultra-processati. Allo stesso tempo, cresce l’acquisto di integratori, vitamine e cibi funzionali: quasi un terzo degli intervistati dichiara di averli acquistati nell’ultimo mese. I brand, anche quelli non tradizionalmente associati al wellness, possono rispondere con prodotti “better-for-you”, oppure posizionando alcune referenze come piccoli piaceri da concedersi con consapevolezza.
5. Nuove forme di socialità
Le nuove generazioni stanno ripensando le modalità con cui passano il
tempo libero. Attività come i giochi da tavolo (praticati almeno una volta al mese dal 51% della Gen Z e dal 50% dei Millennial), lo sport e gli eventi all’aperto stanno sostituendo le uscite più tradizionali. Allo stesso tempo, cresce la voglia di
esperienze condivise, online e offline, incentrate su passioni comuni. Per i brand, l’opportunità è quella di intercettare e abilitare queste nuove modalità di connessione, attraverso attivazioni esperienziali, community e format partecipativi.